La Gazzetta dello Sport

Milano, che sbandata

Tel Aviv arriva il 4° k.o. in 5 gare Coach Pianigiani: «Serviva più intelligen­za, è mancata l’energia»

- Massimo Oriani

Sulle ginocchia. Non in ginocchio. Il tour europeo di Milano è solo all’inizio, e quello «de force» è finito. Ingloriosa­mente, con una contro prestazion­e tutto sommato pronostica­bile. Allo Yad Eliyahu in campo si è visto solo il Maccabi, l’Olimpia non ne aveva proprio. Non c’è voluto molto per capirlo, perché, dopo i primi minuti con Tarczewski a reggere la baracca, il crollo è stato immediato. Fisico ma anche mentale, perché l’AX ha mollato. Non inganni il -11 alla sirena, più veritiero è il -21 in avvio di ultimo periodo. Che ha prodotto il 4° k.o. in 5 gare.

SBAGLIATA Al di là delle giustifica­zioni, che non accampa coach Pianigiani, ma che ci sono visto che i suoi erano alla 4a partita in 8 giorni, 3 delle quali tra Madrid, Sassari e Terra Santa, quello che non è piaciuto dell’Olimpia è stato lo spirito, assente. «È la prima partita di Eurolega che sbagliamo davvero – spiega il tecnico –. Sapevo che non eravamo a posto, con qualche acciaccato (Goudelock su tutti, ndr.). E così la differenza di energia, ad esempio a rimbalzo d’attacco, è stata evidente. In una notte come questa dovevamo resistere giocando con intelligen­za, invece abbiamo sbagliato tutto mentalment­e, concedendo facili canestri in contropied­e mentre noi, a partire dai play fino alla tenuta a rimbalzo, abbiamo avuto palle perse, chiamate sbagliate e per- so il controllo della partita. Non credo onestament­e che il Maccabi sia così più forte di noi ma stasera lo è stato perché aveva più energia. Noi non stiamo bene ma in una stagione così lunga può succedere. E bisogna resistere lo stesso».

RIMBALZI

Il dato dei rimbalzi, giustament­e fatto notare da Pianigiani, è inquietant­e: il Maccabi ne ha presi 44, ma sono i 18 d’attacco contro i 21 difensivi dell’Olimpia (sui 24 complessiv­i) a raccontare molto di una gara senza storia. Quando persino Pierre Jackson ne ha catturato uno rialzandos­i da terra in mezzo all’area dei biancoross­i, si è capito che non era serata. A far male più di tutti è stato un ex canturino, Alex Tyus, dominatore dell’area (8 dei suoi 15 rimbalzi sono stati in attacco), anche quella difensiva, dove ha costretto Milano ad alzare un’infinità di parabole per evitare le sue braccia da piovra. Se Goudelock aveva l’attenuante di non essere al top fisicament­e, Theodore ha bucato il match. E senza testa, l’Armani ha sbandato. L’unica, piccolissi­ma, fiammata è arrivata dal solito Gudaitis e da un paio di triple di Bertans, ma non si è mai avuta l’impression­e che Milano potesse entrare nel match. Il vero problema, guardando avanti, è che sin qui Pianigiani è stato costreto, in Eurolega ma in maniera ben più preoccupan­te, in campionato, a cavalcare i pretoriani per competere o vincere. Ieri Cusin, Cinciarini e Abass non hanno messo piede in campo. L’apporto degli italiani sin qui è stato nullo. Se le cose non cambierann­o, sarà un bel problema. Come Jefferson, sempre più un caso. Nulla è perduto, il peggio è alle spalle. La vera Eurolega di Milano inizierà giovedì al Forum con lo Zalgiris. Poi a Valencia e in casa con Bamberg e Olympiacos. Lì capiremo la vera dimensione di questa squadra.

Dominata dal Maccabi «Sbagliato tutto»

 ?? EPA ?? DeShaun Thomas, 26 anni, ala del Maccabi, in entrata contro Kaleb Tarczewski, centro di Milano
EPA DeShaun Thomas, 26 anni, ala del Maccabi, in entrata contro Kaleb Tarczewski, centro di Milano
 ?? CIAM ?? Dairis Bertans, 26 anni, guardia lettone di Milano, 13 punti
CIAM Dairis Bertans, 26 anni, guardia lettone di Milano, 13 punti

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