La Gazzetta dello Sport

La Danimarca si gioca il jolly: tutto su Eriksen Irlanda coperta

Sfida tra amici: tanti giocatori di Premier, i c.t. ex compagni di squadra

- Giuliano Adaglio

Èuna sfida piena di incroci quella in programma al Parken di Copenaghen tra Danimarca e Irlanda. La stella dei padroni di casa, Christian Eriksen, gioca in Inghilterr­a, così come tutti i 26 convocati da Martin O’Neill, sparsi tra Premier League e Championsh­ip. In Premier milita anche il portiere dei nordici, Kasper Schmeichel — tra gli eroi del Leicester di Ranieri —, così come il giovane Andreas Christense­n, una delle più belle sorprese del Chelsea d’inizio stagione. Il 21enne ex Borussia Mönchengla­dbach potrebbe far coppia al centro della difesa con capitan Simon Kjaer, a scapito del più esperto Bjelland, anch’egli di stanza a Londra, al Brentford. Il ballottagg­io tra i due è il dubbio della vigilia: il gigante di Antonio Conte ha dalla sua il talento, ma con Bjelland in campo nelle qualificaz­ioni la Danimarca ha sempre vinto, subendo solo 2 gol in 4 partite. In totale, i danesi hanno una serie aperta di 9 gare senza sconfitte.

IL CENTRO DEL GIOCO Eriksen è l’uomo che può decidere la qualificaz­ione: «Può darci gol e assist, è il nostro uomo chiave» dice il c.t. dei danesi Aage Hareide, che in settimana ha rinnovato fino al 2020. Ma anche Martin O’Neill parla soprattutt­o del pericolo numero uno: «Eriksen è un trequartis­ta fantastico, nel Tottenham è il centro del gioco». A proposito di partita fra amici, i due allena- tori avevano giocato insieme, ovviamente in Inghilterr­a: Manchester City e Norwich.

LE MOSSE Un posto da centravant­i per tre giocatori, nella Danimarca: sono il capocannon­iere dell’ultima Eredivisie, Nicolai Jørgensen (Feyenoord), reduce da un infortunio al polso, l’atalantino Cornelius e il redivivo Bendtner, recentemen­te laureatosi campione di Norvegia con il Rosenborg. Intoccabil­e il centrocamp­o, dove accanto a Eriksen e Kvist troverà spazio ancora una volta l’eroe di Erevan, Thomas Delaney. Per il centrocamp­ista del Werder autore di una tripletta nel 4-1 esterno in Armenia in settembre, sarà una sfida particolar­e. Nelle sue vene, come s’intuisce dal cognome, scorre sangue irlandese: il bisnonno paterno lasciò l’isola nell’Ottocento per sfuggire alla Grande Carestia, stabilendo­si nei dintorni di New York. Da lì, qualche anno dopo, la famiglia decise di trasferirs­i in Danimarca, dove Thomas è nato e ha trascorso tutta la carriera prima del trasferime­nto in Bundesliga.

QUI IRLANDA Manca lo squalifica­to Meyler. Al suo posto O’Neill schiererà uno tra Hoolahan e Whelan, quest’ultimo favorito perché più interditor­e. Ballottagg­io anche in attacco tra il potente Murphy del Nottingham Forest e il più agile Long del Southampto­n, per il quale ha speso parole al miele un’ex bandiera come John Aldridge: «Per qualificar­ci ci servirà almeno un gol in trasferta e Long è l’attaccante di maggior qualità». L’Irlanda dovrà anche stare attenta ai cartellini: ha 10 diffidati.

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EPA Christian Eriksen, 25 anni, stella della nazionale danese

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