Miracolo Hirscher Rientro lampo dopo la frattura «Mi sento pronto»
L’austriaco, a 86 giorni dalla rottura del malleolo, gareggerà domani nello slalom d’apertura di Levi
Ottantasei giorni dopo l’infortunio nel primo giorno sugli sci della stagione, il 17 agosto scorso sul ghiacciaio di Molltal, in Carinzia, Marcel Hirscher scioglie le riserve e dice di sì allo slalom di Levi che apre domani la stagione maschile. L’austriaco si era procurato la frattura del malleolo della caviglia sinistra nel primo allenamento sugli sci, si parlava di tempi di recupero più lunghi, e lo stesso vincitore delle ultime 6 Coppe del Mondo di fila aveva lamentato fino qualche settimana fa di non essere ancora tornato a sciare, né di sentirsi pronto al rientro.
NODO SCIOLTO Fino a ieri, quando il 28enne numero 1 indiscusso dello sci mondiale, ha annunciato: «Mi sento pronto per Levi. Dopo l’ultimo allenamento a Reiteralm ho deciso di provare. Negli ultimi giorni ho vissuto degli alti e bassi, non sempre è andata come volevo. A Levi andrò al cancelletto senza obiettivi di piazzamento, anzi. Voglio solo riprovare l’atmosfera della Coppa del Mondo e la tensione di una gara». Hirscher ha raggiunto il resto della squadra austriaca ieri pomeriggio con un volo per Kittila, l’aeroporto più vicino al paese che è 100 chilometri a Nord del Circolo polare artico e che tradizionalmente ospita il primo slalom della stagione. «Sono sicuro che Marcel sarà al via – diceva nei giorni scorsi Manfred Moelgg –, in quest’ultimo periodo non si è sentito più nulla, quindi vuol dire che sta bene e che lo vedremo come sempre». In Finlandia il fuoriclasse austriaco aveva vinto nel 2013 e 2016, conquistando due volte anche il premio assegnato ai vincitori della tappa lappone: una renna. Alle due di sua proprietà ha dato il nome di «Ferdl», come papà Hirscher, e «Leo».
PRECEDENTI Il vincitore di 45 gare di Coppa del Mondo (fra cui 20 slalom) dopo l’infortunio era tornato in allenamento per la prima volta già l’11 ottobre sul Kitzsteinhorn (nel Salisburghese), ma i forti dolori alla caviglia sinistra l’avevano costretto il giorno dopo ad abbandonare il tentativo di rientro e a rinviare per altre tre settimane l’appuntamento con i pali. Ancora il 2 novembre scorso, giorno in cui è stato premiato come miglior sportivo dell’anno in Austria (a Vienna) e anche in Europa (a Praga), Hirscher aveva parlato «di un ritorno in data ancora da non precisare, probabilmente il mio stop durerà ancora un paio di settimane». A convincerlo che invece si poteva far prima è stato il secondo tentativo, lunedì scorso, dopo le prime sciate e soprattutto dopo aver affrontato martedì i primi pali sulla pista di Reiteralm. Lui stesso però aveva cercato di smorzare le voci di un rientro imminente: «Se mi vedrete a Levi? Servirebbe un miracolo.» Ora, il miracolo sembra esser diventato realtà.
POLEMICHE Il gigante di Soelden che avrebbe dovuto aprire la stagione maschile a fine ottobre è stato annullato a causa del maltempo e di fatto Hirscher, seppure non al meglio, dopo il lungo stop non salterà nemmeno una gara di Coppa del Mondo. Dopo Soelden lo statunitense Ted Ligety aveva pesantemente criticato il presidente della federazione austriaca, Peter Schroecksnadel, accusandolo di aver appoggiato l’annullamento già giorni prima della gara per favorire proprio gli atleti austriaci assenti (con riferimento diretto a Hirscher). Critiche che non hanno toccato il fuoriclasse di Annaberg, che ha ammesso come negli ultimi giorni ci siano stati momenti in cui non gli sembrava possibile poter gareggiare a Levi. «E’ il momento giusto per ringraziare ancora una volta il mio gruppo – ha dichiarato l’austriaco che da sempre lavora con un team personale –. Per me sarebbe già un successo essere di nuovo competitivo, non punto certo alla vittoria». Rispetto al gigante, dove è in ritardo nei test dei materiali, cambiati in questa stagione, Hirscher in slalom ha le sicurezze degli sci già provati la scorsa stagione. Qualche sicurezza Hirscher doveva già avere, visto che già giovedì aveva spedito il suo skiman Thomas Graggaber a Levi, per studiare le condizioni della neve finlandese. L’entourage assicura che il dolore alla caviglia sinistra è ancora intenso, ma che con gli antidolorifici Hirscher è riuscito a gestirlo. Così sarà a Levi, seppure con soli 4 giorni di allenamento effettivo, per mettersi alla prova. Un primo passo per ritrovare la forma. A meno di un altro miracolo, Hirscher sa come si fa.
I tempi di recupero dovevano essere ben più lunghi. «In pista senza obiettivi» Con l’annullamento di Soelden, criticato da Ligety, non salta neppure una gara