Azzurri spinti da 74mila tifosi E per la Svezia San Siro è tabù
1Gli scandinavi mai in gol e sempre sconfitti in tre gare Lo stadio si veste con il tricolore
Non giocherà l’Inter, ma per cause di forza maggiore Roberto Vecchioni non si offenderà se prenderemo in prestito le sue luci a San Siro. E lo facciamo con il pizzico di nostalgia che ha reso grande la sua canzone. Non prendiamoci in giro, abbiamo visto versioni migliori dell’Italia di oggi. Ma ecco, la positività del Meazza può darci una mano a rimontare gli «armadi» svedesi.
FORTINO Dal 20 febbraio 1927, giorno di Italia-Cecoslovacchia, gli azzurri hanno giocato 42 volte a San Siro. Il bilancio la dice lunga: 31 vittorie, 11 pareggi e zero sconfitte, con 102 gol fatti e appena 30 subiti. Qui la Svezia è venuta tre volte, tornando a casa sempre con le orecchie basse: 3-0 nel 1971 (2 Riva e Boninsegna), 2-0 nel 1973 (Anastasi e ancora Riva) e 1-0 nel 1984 (gol di Cabrini). Portiere azzurro sempre imbattuto, sarebbe un bella base per riacciuffare la qualificazione a Russia 2018, che ci sta pericolosamente scivolando dalle mani. Nell’unico playoff mondiale giocato in casa dall’Italia in passato (a Napoli nel 1997), gli azzurri di Cesare Maldini batterono la Russia 1-0 con gol di Casiraghi. Come naturale che sia, la Nazionale ha sempre reso di più negli stadi amici: 237 vittorie su 355 partite giocate su suolo italiano sono un bel bottino. Dovremo fare 238 per esserci al Mondiale e potrebbe pure non bastare.
TIFO È vero anche che negli ultimi tre incontri a Milano (contro la Croazia e due volte con la Germania) non abbiamo mai vinto, ma non eravamo così in emergenza. Oggi invece dobbiamo sfruttare al massimo la carica dei 74 mila (a spanne) che dalle tribune proveranno a spingere gli azzurri verso la Russia. Non ci sarà il tutto esaurito, ma non sarà colpa nostra: dalla Svezia arriveranno in 1.800, a fronte di un settore ospiti (nel terzo anello blu) di oltre 5.500 posti. Vale la pena ricordare che le biglietterie di fronte allo stadio saranno chiuse, mentre i cancelli apriranno alle 18. L’atmosfera sarà calda, ma speriamo priva di episodi spiacevoli: nei precedenti degli ultimi anni a San Siro vanno purtroppo ricordati anche i fischi agli inni francese e tedesco, che irritarono le due federazioni. Se ne può fare a meno. Molto più «utile» agli uomini di Gian Piero Ventura la gigantesca coreografia voluta dalla Federcalcio, in collaborazione con Poste Italiane, sponsor della Nazionale: nelle due curve saranno distribuiti volantini di colore rosso e verde, mentre nella tribuna centrale volantini bianchi. Il risultato sarà la riproduzione in grande della nostra bandiera.
CORSI E RICORSI Chi è stato l’ultimo giocatore della Nazionale a fare un gol? Candreva contro l’Albania nella giornata conclusiva del girone di qualificazione e non serve uno sforzo di memoria eccessivo per arrivarci. Meno scontata la risposta sull’ultima rete segnata a San Siro dalla Nazionale. Bisogna tornare a Italia-Croazia del 16 novembre 2014 e pure in quell’occasione fu Candreva a sbloccare il risultato, anche se poi Perisic firmò l’1-1 finale. Stasera sarà titolare e chissà che non tocchi ancora a lui scrivere un pezzo della nostra storia. Con l’Inter non è ancora riuscito a segnare a San Siro in questa stagione, potrebbe essere l’occasione giusta per sbloccarsi. E a differenza del derby del sabato di Pasqua, quando fece gol al Milan appena diventato cinese, stavolta anche Fassone, Mirabelli e Montella sarebbero felici di esultare. La triade rossonera sarà infatti in tribuna per la sfida con la Svezia. Tifosi d’eccezione.