Lulic, storia e futuro di una Lazio senza limiti
Eroe nella Coppa Italia 2013 il capitano cerca nuove imprese
Non gli basta la storia. Senad Lulic vuole scoprire nuovi orizzonti con la Lazio. Il derby di sabato prospetta uno snodo fondamentale nella stagione biancoceleste. Con il trentunenne bosniaco alla prima volta da capitano nella sfida che più lo rappresenta. Quel suo gol del 26 maggio 2013 lo ha reso un’icona. Portò la Coppa Italia superando in finale la Roma. Una prodezza che scatena ancora emozioni senza tempo e lo ha reso ormai leggendario per i tifosi laziali. Anche se Lulic è più che mai avvitato al presente. Ha ereditato con orgoglio la fascia di Biglia: un’investitura già suggellata da tempo sul campo e nello spogliatoio. Perché essere il capitano della Lazio rappresenta una soddisfazione assoltamente unica da
DONNE vivere con la massima responsabilità.
RINCORSA È alla settima stagione in biancoceleste con la sensazione che corre nella mente, come in una delle sue tipiche incursioni sulla fascia sinistra, che il meglio debba ancora arrivare. «Scudetto? Vedremo ad aprile dove saremo», ha ripetuto Lulic non per congelare gli obiettivi, ma per dare più spinta ad una classifica che già profuma di Champions. E l’aria della stracittadina lo inebria in modo particolare. I due derby nelle semifinali di Coppa Italia della scorsa stagione, seguiti poi dall’exploit in quello di campionato, hanno dato la svolta alla gestione Inzaghi. La gara di sabato può aprire prospettive oltre ogni aspettativa cullata alla vigilia della stagione laziale. Il derby è sempre una scintilla per Lulic. Un anno fa, in quello del 4 dicembre perso per 2-0, scivolò nel dopo partita in un’infelice dichiarazione con riflessi razzisti nei confronti GIOVANILI AZZURRE