Cairo attacca sulla tv «Due miliardi per la A»
Diritti complessivi va incassata la metà degli inglesi Servono bravi manager. Il canale Lega? Interessante»
Una giornata uggiosa, ma intensa e felice. Urbano Cairo l’ha vissuta senza soste, come sempre. Commozione e applausi per l’inaugurazione della strada intitolata a Valentino Mazzola, gioia e lustrini al’hotel Four Seasons dove ha ricevuto il premio «Manager dell’anno».
MERCATO L’hanno applaudito in tanti ieri il presidente del Toro accanto a Sandro Mazzola. Lui ha dato forza alle ambizioni: «Abbiamo ripreso a macinare dopo Firenze, vincendo bene col Cagliari e pareggiando a San Siro con l’Inter dove meritavamo qualcosa di più. Ribadisco che Mihajlovic non è mai stato in discussione anche se il modulo con i tre centrocampisti funziona decisamente meglio. Questa squadra è buona e può andare avanti all’inseguimento degli obiettivi prefissati». L’Europa, ma Cairo smentisce chi dice che a gennaio spenderà metà del suo tesoretto: «Nessuna spesa di tesoretto. Prenderemo solo qualche seconda linea. La squadra è ottima e ha buoni titolari».
LEGA E DIRITTI Da ieri Urbano SUL MERCATO TORO Cairo è nella Hall of Fame del Manager Sportivo dell’anno. E il presidente del Torino ha dimostrato sul campo quanto sia meritato questo riconoscimento. Nei suoi interventi ha spaziato su tutti i temi caldi delle riforme indispensabili per dare competitività al campionato. «Appena 5 anni fa la Serie A era dietro solo alla Premier nei diritti tv, ora è quarta dopo Spagna e Germania. Il campionato è ben organizzato e molto combattuto,