La Gazzetta dello Sport

«Lorenzo-Dovizioso coppia da Mondiale E voglio la Ducatina»

1Dall’Igna già pronto a un nuovo assalto al titolo: «Saremo ancora al vertice. Idea Moto3 per crescere talenti»

- Paolo Ianieri INVIATO A VALENCIA (SPAGNA)

Il giorno dopo il grande sogno sfumato appena prima dell’alba («Siamo stati in lotta per vincere con Dovizioso il campionato del mondo fino a 5 giri dalla fine, è stato bellissimo»), l’ingegner Gigi Dall’Igna ha la faccia stanca di chi ha dormito troppo poco. Il secondo posto finale di Andrea Dovizioso al termine di una stagione straordina­ria, meritava comunque una celebrazio­ne degna di tal nome, nonostante l’epilogo amaro. «È la miglior stagione per Ducati da quando sono diventato direttore generale corse, non possiamo che essere positivi, con una crescita tecnica importante che ci porterà a essere competitiv­i anche nel 2018. Adesso non ci resta che scalare l’ultimo gradino, quello che ci porterà a vincere il Mondiale».

Ingegnere, la Ducati quest’anno ha fatto il salto promesso. «Sono estremamen­te soddisfatt­o

dei nostri piloti, come dello sviluppo, ma anche di come abbiamo gestito tutte le situazioni, anche quelle non facili, soprattutt­o a inizio stagione. Abbiamo reagito bene, segno di maturità, trovato la via per fare davvero bene».

A proposito di gestione, è giusto partire a quanto successo in gara con Lorenzo, quei messaggi del team da lui ignorati.

«La risposta è semplice: ai box avevamo l’impression­e che Dovizioso fosse più veloce e abbiamo dato la segnalazio­ne di farlo passare. Era un suggerimen­to dato dalle nostre sensazioni, ma poi entrambi i piloti hanno confermato che Lorenzo ne aveva di più e che la coppia era più veloce così. Quest’anno abbiamo imparato che ci sono gare che si vincono per la velocità e altre gestendo situazioni difficili. Domenica si trattava di gestire le gomme, di farsi trovare nella posizione migliore negli ultimi giri. Non era importante essere davanti, ma restare a contatto coi primi e consumare poco le gomme».

E quindi?

«La scelta giusta è stata quella dei piloti, abbiamo sbagliato noi davanti alla tv nella comprensio­ne. Non posso dire che sono contento, perché abbiamo dato un suggerimen­to a Lorenzo, ma in realtà non era così. Ci siamo spiegati in 30” al loro ritorno ai box. Il nostro era un consiglio, ma abbiamo due piloti che sanno cosa fare per vincere. Non ho dubbi che Lorenzo avrebbe fatto la scelta giusta per il Mondiale».

Però, per fare un esempio, è come se il direttore al giornale ci chiedesse un articolo sulla Ducati e noi ne facessimo uno sulla Honda. Potrebbe essere perfetto, ma avremmo disobbedit­o.

«Non era un ordine, ma un suggerimen­to. La cosa importante era che Dovi arrivasse alla fine con buone gomme. Un ordine non rispettato è un problema, un suggerimen­to meno».

Come giudica la prima stagione di Jorge?

«Non possiamo dire che siamo contenti del suo 2017, ma il primo a non esserlo è lui. Avevamo un’idea diversa sul suo Mondiale, ma se ragiono a posteriori il passaggio dalla Yamaha alla Ducati è complicato, ci sono difficoltà oggettive nel capire la nostra moto. Però c’è stato un progresso da metà stagione, con le ultime gare da protagonis­ta. Siamo fiduciosi per il futuro, sia con Jorge sia con Andrea potremo ambire a risultati importanti nel 2018».

Petrucci, invece, dopo una buona prima parte di stagione nella seconda sull’asciutto ha faticato. Come se lo spiega?

«Sul bagnato Danilo ha sempre fatto ottime gare, sull’asciutto è vero che ha ottenuto migliori prestazion­i soprattutt­o a inizio stagione: al Mugello, a Barcellona, ad Assen. Non ho un vero motivo per spiegare perché abbia faticato, ma nel 2018 vorrei rivederlo nelle posizioni di inizio stagione».

Alla Pramac arriva Jack Miller.

«Nelle ultime gare ha dimostrato di essere un bel pilota. La mia sensazione è che lo abbiamo preso nel suo momento migliore».

Che moto vedremo qui nei test?

«L’idea era di avere già la moto definitiva, ma le prove ci hanno messo qualche dubbio che vogliamo fugare: faremo tante prove diverse con tutti e tre i piloti per definire la moto che vedremo ai test di Sepang».

Lei ha rivelato che le piacerebbe correre in Moto3. Vedremo mai una “Ducatina”?

«Sono convinto che sia importante per chi fa la MotoGP. Ti permette di conoscere i piloti, far crescere la loro fiducia nei tuoi confronti, cosa determinan­te per fare risultato in MotoGP. Però la mia volontà è di farla».

FAR PASSARE DOVI SUGGERIMEN­TO E NON ORDINE ERANO D’ACCORDO SU LORENZO «NON HA VIOLATO UN ORDINE» JACK IN PRAMAC CON PETRUCCI: PRESO AL TOP DELLA SUA FORMA SU MILLER 6 Le vittorie di Dovi nel 2017: Mugello, Montmelò, Zeltweg, Silverston­e, Motegi e Sepang «È DAVVERO UN BEL PILOTA»

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IPP Il d.g. Ducati Gigi Dall’Igna, 51, e Andrea Dovizioso, 31
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