La Gazzetta dello Sport

«Grazie, ti devo molto E il tuo stile è inimitabil­e»

- di Felice Gimondi

Caro Vittorio, innanzitut­to ti auguro di continuare così, perché stai davvero benone. Tu, in un certo senso, sei quello che mi ha aperto la porta del profession­ismo. Sono stato a casa tua una settimana, prima di entrare in un mondo del tutto nuovo e così diverso per me rispetto a quello dei dilettanti che avevo frequentat­o fino a quel momento. Ricordo anche i giorni trascorsi assieme in inverno al Mottarone. Tu sapevi come muoverti, avevi già una certa esperienza. E poi ti piaceva parlare, sapevi come farlo, mentre io ero molto timido, introverso. Se in bicicletta non avevo paura di nessuno, giù di sella, invece, avevo bisogno di conforto: tu sapevi come darmelo e l’averti al mio fianco in quell’inizio di carriera mi è stato tanto utile. Ti sei sempre saputo vendere molto bene, traducendo le azioni in parole. Hai conservato un grande stile e non sei cambiato per niente negli anni: la puoi considerar­e una delle tue vittorie più belle. Non posso poi dimenticar­e, naturalmen­te, che è stato grazie a te se ho incontrato mia moglie Tiziana. Tu conoscevi l’albergo dei suoi nonni a Diano Marina, ci fermammo lì dopo una Milano-Sanremo, e poi tornammo in ritiro da quelle parti l’anno successivo: così io e Tiziana cominciamm­o a frequentar­ci. Caro Vittorio, di nuovo tanti auguri. Gli 80 anni, in fin dei conti, sono soltanto un traguardo intermedio. E che il traguardo finale sia ancora il più lontano possibile.

 ??  ?? Felice Gimondi, 75 anni, ha corso con Adorni nel primo biennio da pro’, con la maglia della Salvarani: ‘65-‘66. Poi nel ‘73 Adorni, da d.s. della Bianchi, lo ha portato al titolo mondiale
Felice Gimondi, 75 anni, ha corso con Adorni nel primo biennio da pro’, con la maglia della Salvarani: ‘65-‘66. Poi nel ‘73 Adorni, da d.s. della Bianchi, lo ha portato al titolo mondiale

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