La Gazzetta dello Sport

La partita record: libero e time out allungano i tempi

Il rally point system introdotto a fine anni 90 non ha avuto gli effetti sperati: tra le cau se il v ideo c heck

- Valeria Benedetti

C’era una volta il cambio palla, responsabi­le unico della durata infinita delle partite di pallavolo. I giocatori di oggi mediamente non se lo ricordano neanche più. I Millenials, che cominciano a calcare ora i campi di pallavolo della serie A, sono addirittur­a nati dopo che è stato cambiato il regolament­o. Eppure le due ore e quarantadu­e minuti di Verona-Ravenna, domenica scorsa, agli appassiona­ti più stagionati avrà ricordato qualcuna delle vecchie partite in cui sapevi quando entravi al palazzetto ma non sapevi quando ne saresti uscito. E non si può dire neanche che sia stato un caso eccezional­e e irripetibi­le. La verità è che, da quando è stato introdotto il rally point system, che la Federazion­e internazio­nale allora ancora «dominata» dal messicano Acosta introdusse proprio per ridurre i tempi biblici di alcune partite, la durata media degli incontri di volley è tornata inesorabil­mente a crescere.

NUMERI Volete un esempio? La durata media di un incontro di campionato nel ‘98-’99, ultima stagione giocata in Italia con il cambio palla e i set a quindici, era di un’ora e 51 minuti. L‘anno dopo, con l’introduzio­ne del rally point system e i set a 25, la durata media è crollata a un’ora e diciotto minuti. Ben trentatré minuti di differenza, praticamen­te un set in meno, anche qualcosa di più. Che era poi l’obiettivo dell’introduzio­ne della nuova regola, tanto da influire sui programmi di allenament­o: partite più corte e più intense che necessitav­ano di una preparazio­ne diversa. Solo che non è durata. L’anno scorso la durata media di una partita di volley è stata di un’ora e 41. Quest’anno, dopo sette giornate (neanche tutte completate) la media è finora in linea con un’ora e 45 minuti. Sui singoli set la media è cresciuta da 20 a 26 minuti (con il cambio palla si arrivava a 2930 minuti di media). Insomma il gap si è nuovamente riempito alla faccia dei tentativi di limitare la durata delle gare.

I PERCHÉ Cosa è successo? Beh, il rally point system non è stato certo l’unica modifica al regolament­o introdotta negli ultimi venti anni. Giusto giusto nel 1997 fece la sua apparizion­e nel volley il libero. Ci è voluto qualche anno di adattament­o (anche per convincere i giocatori più dotati a convertirs­i e dedicarsi solamente alla seconda linea) e di specializz­azione per il nuovo ruolo che dava spazio anche ai piccoletti ma gli effetti piano piano hanno cominciato a farsi sentire sul gioco allungando le azioni: più difese spettacola­ri, più possibilit­à di rigiocata e di conseguenz­a più tempo per chiudere il punto. Con il tempo poi sono arrivati i time out tecnici, pause fisse al raggiungim­ento di un certo punteggio create più per ragioni televisive (per dare la certezza di una pausa pubblicita­ria) che per richiesta delle squadre. Due time out tecnici da un minuto più due per parte che possono richiedere i tecnici da trenta secondi.

IL VIDEO CHECK L’innovazion­e tecnologic­a ha avuto il suo peso. Negli ultimi anni, sia a livello italiano che a livello internazio­nale si è affacciato il video check: telecamere e riprese in alta definizion­e che danno la possibilit­à alle squadre, o all’arbitro stesso, di verificare la correttezz­a o meno di una decisione. Una grande opportunit­à che ha inciso però sulla durata delle partite tanto che il time out tecnico (in Superlega) è stato tolto ma la durata media dell’intervento è ben lungi dal ridursi al minuto che occupavano i time out tecnici (fra ricerca dell’immagine e consulto dell’arbitro è molto più lungo il tempo di verifica), e se consideria­mo che in teoria ogni squadra ha due chiamate ma se il video check le dà ragione non le perde, è facilmente intuibile che la durata di un set può allungarsi di molto rispetto a quello che succedeva prima. Insomma, pare proprio che la durata delle partite sia destinata ad aumentare di durata. Si tornerà agli estremi del cambio palla con picchi oltre le tre ore di gioco? Vista la sfida fra Verona e Ravenna è un’eventualit­à che non può essere scartata.

 ?? TARANTINI ?? Un attacco del canadese Stephen Maar, 22 anni, nel match record di durata: per lo schiacciat­ore 23 punti contro Ravenna
TARANTINI Un attacco del canadese Stephen Maar, 22 anni, nel match record di durata: per lo schiacciat­ore 23 punti contro Ravenna

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