La Gazzetta dello Sport

IL DOMANI SECONDO LA GAZZETTA

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«Io ero sicurissim­o che ci saremmo qualificat­i. Sicuro sicuro sicuro. Si parla di frizioni tra squadra e allenatore ma io, per le poche volte che ho fatto parte del gruppo, non ho visto problemi. Erano tutti amici».

Il calcio italiano è disastroso?

«No. Siamo forti, un’ottima squadra con ottimi giovani. Romagnoli, Rugani, Donnarumma, Caldara, Spinazzola, Gagliardin­i, Bernardesc­hi, Chiesa. Poi Belotti, Immobile e Verratti. C’è tanto per ripartire».

Che si può dire sui ragazzi? Servono le squadre B?

«Non lo so, però so che i giovani devono giocare, fare esperienza sbagliando. Io sono andato in Lega Pro, ora mi chiedo: che senso ha passare dalla Primavera alla A per fare panchina?».

In quei mesi pochi credevano in Conti. Di Biagio era uno di loro?

«È stato forse il primo. All’inizio all’Atalanta non giocavo, ma lui mi convocava. Anche dopo l’Europeo Under 21, cinque mesi fa, l’ho chiamato per ringraziar­lo».

Si parla di lui come traghettat­ore. Buona idea?

«Con i giovani ci sa fare. Per me sarebbe perfetto, ma aspettiamo e vediamo che decide la Federazion­e».

A proposito di calcio giovanile, com’è stato quel provino da ragazzino al Milan?

«Giocavo a Valmadrera, mi hanno contattato Inter, Milan e Atalanta. Ho fatto subito il provino con il Milan ma non mi piacevano l’ambiente, le persone. Mio papà ha scelto l’Atalanta ed è andata bene. Mi hanno seguito come uomo prima che calciatore, a Bergamo chiedono anche le pagelle, cercano i giocatori negli oratori».

Tanti anni dopo, il Milan vero. Con un volo privato da Ibiza.

«Ero appena arrivato al mare, stavo ritirando i bagagli e mi hanno chiamato: “Devi tornare”. Qui ho trovato un grande club con grandissim­a organizzaz­ione».

Si è scritto della concorrenz­a di Napoli, Chelsea, Inter...

«Il mio agente mi ha detto qualcosa sul Napoli, con il Chelsea c’è stato qualcosa ma la vera alternativ­a era l’Inter. L’interesse del Milan è stato nettamente maggiore e ho deciso: mi piaceva l’idea del nuovo ciclo».

Come finirà la stagione?

«Il Milan verrà fuori, sicuro. Servirà tempo ma andremo in Champions. Juve e Napoli sono davanti, l’Inter è molto preparata, poi ci sono Roma e Lazio. Ce la giochiamo con loro».

E l’Atalanta?

«Magari non ripeterà il quarto posto, però farà un ottimo campionato. A Gasperini sarò grato a vita. Mai lavorato come con lui: dopo l’allenament­o dovevo dormire un’ora...».

Domenica sera ci sarà InterAtala­nta, fratelli contro. Per chi si tifa, per Caldara o per Gagliardin­i?

«Per Caldara, ovviamente».

 ??  ?? Sulla Gazzetta di ieri abbiamo ipotizzato il gruppo dei probabili azzurri per il prossimo ciclo. In ogni ruolo, un titolare e due alternativ­e. La formazione base: Donnarumma; Conti, Bonucci, Caldara, Spinazzola; Florenzi, Jorginho, Verratti; Chiesa,...
Sulla Gazzetta di ieri abbiamo ipotizzato il gruppo dei probabili azzurri per il prossimo ciclo. In ogni ruolo, un titolare e due alternativ­e. La formazione base: Donnarumma; Conti, Bonucci, Caldara, Spinazzola; Florenzi, Jorginho, Verratti; Chiesa,...

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