Marusic, Patric e Lukaku: la politica dei giovani continua
Un altro Kolarov, dieci anni dopo. La Lazio 2017 è molto diversa da quella del 2007. C’è sempre Lotito al timone, ma all’epoca il club era ancora sommerso dalle macerie lasciate dalle precedenti gestioni. Il tetto ingaggi era stato fissato a 500 mila euro (oggi è di 2,5 milioni), la squadra affidata a Delio Rossi era composta unicamente da giovani di belle speranze (e di qualche senatore sopravvissuto al dopoCragnotti). Comprare delle promesse, pagandole poco, per poi rivenderle a peso d’oro era la strategia (vincente) di quella Lazio. Kolarov (acquistato a 800 mila euro e rivenduto al City a 19 milioni) fu l’esempio più eclatante, ma non l’unico. Dieci anni dopo la dimensione della società biancoceleste è cresciuta parecchio. Il risanamento economico è stato completato da tempo, così negli ultimi 6-7 anni, un gradino alla volta, è stata alzata l’asticella delle spese e delle ambizioni. Ma la politica di prendere giovani (o quasi giovani) di prospettiva per poi, eventualmente, rivenderli a prezzi molto maggiori è rimasta. Unita, però, all’acquisto di elementi già affermati (Leiva e Nani gli ultimi esempi, Klose, Biglia, Immobile i più imporcile tanti del recente passato).
I NUOVI KOLAROV Ma chi sono i nuovi Kolarov biancocelesti? Gli elementi che un domani potrebbero garantire a Lotito plusvalenze-record simili? Fa- dire Milinkovic. Serbo anche lui, tra l’altro, proprio come Kolarov. Ma Milinkovic non è stato pagato poco, la Lazio per averlo ha dovuto complessivamente sborsare 15 milioni. Probabile che la sua (eventuale) cessione frutti molto, ma molto di più. Però l’accostamento a Kolarov, sotto questo punto di vista, ci sta fino a un certo punto. Più affine è invece la storia di Adam Marusic. Nato in Serbia pure lui, anche se poi ha scelto cittadinanza (e nazionale) montenegrina. Ricorda Kolarov, Marusic, anche per caratteristiche tecniche. Pagato 5 milioni all’Ostenda, dopo il positivo impatto nel campionato italiano già ne vale di più. E in futuro chissà. Ma il ragionamento può essere esteso anche ad altri due esterni della rosa di Inzaghi: il belga Lukaku e lo spagnolo Patric. Per assicurarseli Lotito ha speso somme piuttosto basse, un domani potrebbe rivenderli a cifre molto più alte. Magari senza poi ritrovarseli da avversari in un derby una decina d’anni dopo.