Caso biglietti Appello rinviato al 4 dicembre
(a.cat.) Niente di fatto, ci si rivede il 4 dicembre, quando potrebbe essere cambiato l’equilibrio dei poteri nel calcio: l’appello del processo sportivo alla Juve sul caso biglietti è stato spostato di 20 giorni. Come atteso alla vigilia, ieri non è arrivata la sentenza di secondo grado nella vicenda dei rapporti non consentiti con gli ultrà che aveva portato a un anno di inibizione per Andrea Agnelli. Solo un’ora di dibattimento, l’istanza di rinvio è stata presentata dagli avvocati della difesa, Luigi Chiappero e Franco Coppi, per acquisire nuovi atti relativi a casi precedenti e analoghi. Dovranno essere forniti entro il 24 novembre dalla procura federale, guidata da Giuseppe Pecoraro, il grande accusatore bianconero: ha acquisito lui i faldoni dell’inchiesta «Alto Piemonte» che ha svelato le infiltrazioni ‘ndranghetiste allo Stadium, ma il suo teorema è stato in parte smontato già in primo grado: il tribunale federale, come quello di Torino in sede di giustizia penale, ha escluso la consapevolezza da parte dei vertici bianconeri del vincolo mafioso di certi ultràbagarini. La Corte Federale d’Appello, presieduta dal giudice Sergio Santoro, dovrà così dare un secondo giudizio il 4 dicembre: quel giorno, presumibilmente, saranno già state tenute nuove elezioni della Lega di A.