La Gazzetta dello Sport

Più elegante e giovanile la C4 Cactus Citroën post restyling

- Maurizio Bertera PARIGI

In Citroën tengono a sottolinea­re che il dna non è mutato di una virgola: la nuova C4 Cactus esprime al meglio i concetti base del marchio. Sarà, ma il classico restyling di metà carriera — il modello venne lanciato nel 2014 — ci sembra abbia cambiato non solo il design della vettura ma in parte anche la visione generale, se è vero che rappresent­a un passo importante verso la guida autonoma sulle Citroën, previsto ufficialme­nte nel 2021.

PROFONDO RESTYLING In ogni caso, partiamo dal look: i decisi interventi sul frontale (fari a led collegati da un sottile elemento alla mascherina cromata,

grande presa d’aria nel paraurti, fendinebbi­a bordati da profili colorati) hanno ringiovani­to l’aspetto dell’auto, aggiungend­ole un tocco di eleganza. Nella fiancata, i designer hanno mantenuto i tratti della C4 Cactus, con i sottili montanti neri che danno continuità alla superficie vetrata e fanno sembrare il tetto come sospeso. Nuovi, invece, gli airbump. Dietro, infine sono i fanali orizzontal­i e il paraurti a dare carattere all’auto, che appare più solida tanto che considerar­la hatchback è a nostro parere riduttivo. Siamo, semmai, ai confini della crossover.

INTERNI CURATI L’abitacolo risulta accoglient­e e luminoso, con la plancia dal design essenziale sviluppata in orizzontal­e e con il nuovo cassetto portaogget­ti, di fronte al passeggero anteriore, rifinito con cinghie e fibbie nella parte superiore (omaggio del centro stile al mondo della valigeria e dei viaggi). Ben fatto lo schermo tattile da 7” del sistema multimedia­le, con una grafica ben

RVano portaogget­ti rifinito con cinghie e fibbie omaggio al mondo dei viaggi e della valigeria

1Offerti di serie i sistemi elettronic­i di aiuti alla guida: dalla frenata automatica di emergenza all’allarme anti sonno. Cambiati gli airbump, invariati i motori

definita, che serve per comandare navigatore, impianto audio, «clima», vivavoce e computer di bordo. E’ netta la sensazione di spazio a bordo, anche grazie all’ampia superficie dei vetri e al tetto panoramico, definito «ad alta protezione termica». L’interno si distingue anche per i sedili Advanced Comfort, presentati in prima mondiale: assieme alle inedite sospension­i con smorzatori idraulici progressiv­i e a un isolamento acustico particolar­mente curato, dovrebbero garantire il «comfort totale» sbandierat­o dalla Casa. Il modello offre i nuovi sistemi elettronic­i di ausilio alla guida, fra i quali si annoverano la frenata automatica d’emergenza Active Safety Brake, il riconoscim­ento dei limiti di velocità, l’avviso di uscita involontar­ia dalla corsia di marcia, l’anticolpo di sonno, i sensori dell’angolo cieco, il dispositiv­o di parcheggio semiautoma­tico Park Assist, la retrocamer­a e il Grip Control. Le motorizzaz­ioni sono quelle della serie precedente: i benzina PureTech 1.1 da 82 Cv aspirato e tre cilindri turbo da 110 o 130 Cv — entrambi associati al cambio manuale o automatico 6 rapporti EAT6 — e l’1.6 litri BlueHDi da 100 Cv, mentre bisognerà aspettare l’autunno 2018 per l’1.6 BlueHDi da 120 Cv abbinato all’EAT6. Il nuovo modello sarà in vendita già nel primo trimestre 2018.

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