BENTORNATO CAMPIONATO
SUBITO NAPOLI-MILAN
Agli opposti dell’Andalusia, tanto quanto è differente il loro modo di giocare: Callejon arriva da Motril, est di Gibilterra, e con i suoi tagli senza palla è facile ritrovarlo al centro dell’area del Napoli. Suso è di Cadice, cento chilometri a ovest dello stretto, e ama il mancino a giro per lo più dalla distanza. Diversi ma uniti dal talento spagnolo, la sintesi è nella partita di due giorni fa a San Pietroburgo con la nazionale di José e Jesus in amichevole contro la Russia: per la prima volta entrambi nella Roja, ma quando c’era uno non c’era l’altro e viceversa. Occupano la stessa zona di competenza – la destra dell’attacco – e contemporaneamente saranno in campo solo in Napoli-Milan, sabato sera al San Paolo. INSOSTITUIBILE/1 Storie comuni anche se quella di José Maria Callejon ha maggiore sostanza nel nostro campionato. Sulla fascia destra è ormai un’istituzione, lo è stato per Rafa Benitez e lo è attualmente per Sarri. Basta scorrere le statistiche relative alla sua esperienza italiana per farsi un’idea di quanto sia indispensabile negli schemi del Napoli. In cinque stagioni ha saltato appena due partite di campionato e quest’anno ne ha giocate 12 su 12. E’ un giocatore tatticamente essenziale, Sarri ne apprezza il grande lavoro sulla fascia, quelle ripartenze che spesso mettono in crisi le difese avversarie, oppure quegli inserimenti che lo portano alla conclusione e, spesso, al gol: dall’esterno mancino, Insigne va a cercarlo continuamente nei cambi di gioco. Una crescita, la sua, che è avvenuta gradualmente, anche se da quando è arrivato a Napoli il suo ruolo non è mai stato messo in discussione. Come il rendimento che, il più delle volte, è andato oltre la sufficienza. Al punto tale che su di lui ha puntato anche il commissario tecnico spagnolo, Lopetegui, che lo ha richiamato in nazionale: a 30 anni José è entrato nella lista dei selezionati di novembre e in quella dell’ottobre scorso. Era lo stesso periodo, ma del 2016, quando Callejon fu chiamato per l’ultima volta dal c.t.. Insieme al gioco, più Sarri che Lopetegui, ne stanno apprezzando anche la concretezza: fin qui, 69 reti azzurre complessive.
INSOSTITUIBILE/2
Suso e Callejon, stelle in Italia, devono ancora brillare in nazionale: nella sfida di sabato, e poi proseguendo nel loro campionato, è possibile si giochino una maglia del Mondiale. Suso ha giocato i suoi primi 45’ nel 3-3 di martedì sera. La Spagna lo ha onorato e ha previsto per lui, 23 anni, un futuro da protagonista: «Congratulazioni Suso – twittava la Federazione prima del debutto –. Questi sono i tuoi primi minuti con noi. E speriamo che siano molto di più e con molti successi!». Con il c.t. Jesus ha già vinto l’Europeo Under 19 nel 2012 – titolare anche nella finalissima da mezzala destra – e avanzato di qualche anno e di qualche metro in campo il c.t. lo ha inserito tra i suoi nove debuttanti insieme a Saul, Aspas, Ander Herrera, Illarramendi, Odriozola, Jonathan Viera, Kepa e Luis Alberto. Montella lo conosce da meno tempo ma lo stima altrettanto, se non di più: fu Vincenzo nell’estate del 2016 a toglierlo dal mercato e successivamente a eleggerlo a insostituibile. I gol in questo campionato sono 5, quota che gli altri centravanti – Cutrone, Silva, Kalinic – raggiungono tutti e tre insieme e che fanno di Jesus il cannoniere della squadra.
NUMERI
Callejon è alla stessa quota, entrambi hanno segnato l’ultima volta al Sassuolo e viaggiano in coppia anche considerate le conclusioni provate in dodici giornate: 32 per Suso, primo nella specialità, e 26 per José, secondo. Recuperano un numero simile di palloni, segno che partecipano anche alla difesa. Callejon fa più passaggi ed è più coinvolto nel gioco di squadra, Suso crea più occasioni e verticalizza il doppio. Nel dato dei tiri sta tutta la loro meravigliosa differenza: Jesus tenta oltre due conclusioni da fuori a partita, Callejon ha una media di 0,2. Dentro l’area succede l’inverso: 1,5 tentativi a gara per José, 0,5 per Suso. Sarri e Montella se li dividono, Lopetegui – per sua fortuna – è libero di scegliere.