LA GUERRA DELLE ALI DOVI CONTRO YAMAHA
1Andrea nero per i test Yamaha. Marquez il più rapido. Puig al posto di Suppo?
Doppietta Honda, con Marc Marquez (1’30”033) davanti per 4 decimi a Dani Pedrosa e al «solito» Johann Zarco in una giornata che ha visto la prima caduta in MotoGP di Franco Morbidelli («Sono partito troppo allegro, però mi sono divertito, abbiamo lavorato bene»), ma anche quella di Jack Miller, giù dopo 2 giri con la Ducati Pramac. Soddisfatto Marquez («Per la prima volta al test inaugurale il nuovo motore è già nei parametri al test. L’accelerazione è buona, la potenza è migliorata agli alti e bassi regimi»), stabile il barometro in casa Ducati, con Andrea Dovizioso che sulle ali della Yamaha ha detto: «Senza fare polemica, avevano detto che erano pericolose e le hanno abolite, ma quelle che mettono adesso sono molto peggio. Hanno raccontato una balla, volevano limitare la nostra evoluzione». Tema che affronta pure Jorge Lorenzo. «Abbiamo provato tante cose, ma non abbiamo trovato nulla di migliore. Però ho fatto un passo avanti sia nella guidabilità sia nella velocità a centro curva. Quanto ad ali e test, noi saremo competitivi senza ali e senza test. Saremo forti».
MOTORE Tornati in pista Andrea Iannone e Alex Rins dopo il virus intestinale: «Abbiamo fatto piccoli passi avanti mettendo assieme i vari pezzettini»», ha detto l’italiano della Suzuki. In Yamaha, invece, si è lavorato per capire che strada prendere. Johann Zarco ha continuato l’apprendistato con la M1 2017 («Mi piace, voglio tenerla»), Valentino Rossi e Maverick Viñales avevano a disposizione due specifiche del motore 2018, anche se bisognerà aspettare il test della prossima settimana a Sepang per avere più certezze. «Lì riproveremo tutto, ma non basterà tornare alla moto 2016 per pensare di vincere le gare — ha detto Rossi —. Speriamo che ai test di febbraio arrivi la moto nuova». Infine prende decisamente quota il nome di Alberto Puig come sostituto di Livio Suppo al timone della Honda Hrc.