Sport Movies nel segno delle donne
1Aperta a Milano la rassegna di film Oggi si comincia con Falcao, Rio 2016 e il calcio nell’immigrazione
Sport Movies & Tv, il Festival del cinema sportivo, si è aperto nel nome delle donne. Tante campionesse hanno partecipato alla cerimonia di apertura, che si è svolta al Palazzo Giureconsulti, e hanno apprezzato la mostra «Donne sportive in prima pagina», le imprese delle nostre atlete raccontate dalla Gazzetta dello Sport, e le locandine originali dei film sportivi con protagoniste femminili. Da Manuela Di Centa a Deborah Compagnoni, da Lea Pericoli a Francesca Dallapè, da Stefania Belmondo a Stefania Bianchini, da Giulia Quintavalle a Katia Serra, le nostre donne dello sport si sono divertite a ricordare successi e medaglie. A loro si sono unite la stilista Rosita Missoni e Carola Mangiarotti, figlia del compianto Edoardo, l’artista Mina Valyraki e il grande Paulo Roberto Falcao, protagonista del film Chiedi chi era Falcao, che sarà trasmesso questa sera nella Sala Colonne e racconta come «l’Ottavo re di Roma» ha cambiato la mentalità del club giallorosso. Franco Ascani, il presidente della Ficts, Federazione internazionale del cinema e della televisione sportivi, ha fatto gli onori di casa, annunciato le otto sezioni dei film in gara e consegnato le Guirlande d’Honneur.
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Anche quest’anno c’è una partecipazione massiccia al Festival, fase finale di un campionato del mondo giunta alla trentacinquesima edizione. Trenta le Nazioni partecipanti, dalla Cina agli Stati Uniti, dall’Iran al Brasile, 140 le proiezioni in questi giorni a Milano, nelle varie sale del Palazzo Giureconsulti, fino a domenica. E lunedì sarà di scena la Cerimonia di chiusura con il ministro Luca Lotti, il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, Massimo Moratti, Marco Fassone e Pavel Nedved. Il calendario è molto fitto, una pacchia per gli amanti del cinema sportivo. Oggi, da non perdere, a parte il film su Falcao, l’anteprima del documentario Days of truce, il film ufficiale sull’Olimpiade di Rio 2016, che sarà proiettato alle 18. Racconta tutte le persone che ruotano attorno all’organizzazione dei Giochi, di ogni estrazione sociale, dal taxista al ballerino. Una favola su Rio e i carioca, che in un periodo di crisi economica, sociale e ambientale, si sono rialzati per accogliere persone di tutto il mondo in un’indimenticabile lezione di amicizia, eccellenza e rispetto. E un pensiero, ineluttabilmente, va all’occasione svanita di Roma. Oggi in primo piano anche il ricordo di Marco Simoncelli, raccontato nella pellicola La regola di Marco alle 17.20, e Penalty (alle 19.15) un corto italiano sui problemi dell’immigrazione in cui il calcio diventa una metafora della vita.