La Gazzetta dello Sport

DOPO L’APOCALISSE SCORRE LA RABBIA

- PORTO FRANCO di FRANCO ARTURI email: farturi@gazzetta.it twitter: @arturifra

i lettori come pensano che si possa uscire dall’Apocalisse di un Mondiale senza Italia? Ecco alcune pillole dei loro interventi, piovuti a cascata su Porto Franco negli ultimi giorni. ...Non parlo di calcio in senso stretto, ma di dignità, di intelligen­za, di comprensio­ne: Tavecchio, dimettiti... Laura Beretta

... Il problema principale sta nella filosofia del nostro calcio: io seguo molto le giovanili e noto che l’insegnamen­to che prevale è l’impostazio­ne difensiva. Da noi sono più numerosi i passaggi indietro, in altri Paesi i passaggi avanti. Dobbiamo cambiare questa forma mentis, sforzarci di trovare il giusto equilibrio e premiare il talento... Mimmo Zannetti

...Sono un italiano all’estero: qui ci si sente ancora peggio. Facciamo schiodare questa gente dalle loro seggiole. Organizzia­mo una gigantesca colletta: mezzo euro a testa per mandare via i dirigenti e organizzar­e progetti in favore delle nazionali. Facciamoci sentire... Roberto Briscese

...La lapidazion­e di Ventura mi pare un non senso. La Svezia ha vinto senza effettuare un solo tiro pericoloso in porta. Nel calcio succede. Facciamoce­ne una ragione e soprattutt­o cerchiamo giocatori all’altezza... Romano Pasquale

...Propongo uno sciopero degli spettatori del calcio da tutte le serie finché Tavecchio non se ne va... Francesco Pilato

...Vivo in Belgio da tre anni. Ho apprezzato i suoi argomenti nell’ultimo Porto Franco. Vorrei aggiungere uno spunto. Non è che il calcio, come molte altre cose peraltro, sia in declino storico mentre in altre parti del mondo sta vivendo una fase espansiva collegata con la crescita di quelle società? E non è che inseguendo logiche esclusivam­ente finanziari­e e managerial­i si stia uccidendo quello che ha fatto dello sport un fenomeno così grande, cioè la passione?... Bonaccorso Vitale Brovarone

...Per me, la storia del calcio ricomincia ogni sabato mattina con l’odore del campetto, ogni volta che mio figlio di nove anni calcia quel pallone, sognando e avendo la voglia di stare con i compagni. Da qui si deve ripartire, da queste generazion­i future, dalla loro passione, voglia di apprendere. E per accompagna­rle ci vogliono dirigenti giovani con progetti nuovi. Domani è un altro giorno... Eleonora Brogna Vallée

...Ho letto con interesse i vostri editoriali. Se volete fare un’indagine seria sul mondo del calcio italiano, non intervista­te figure istituzion­ali, presidenti di leghe, assocalcia­tori, presidenti degli allenatori, eccetera. Ma invece chi ogni giorno si sporca le scarpe sui campi di calcio lontano dai riflettori. Occupatevi maggiormen­te del mondo dei dilettanti perché è quella la base della piramide calcio ed è lì che nascono i problemi... Daniele Pegoraro

...Purtroppo noi italiani siamo cosi, per aggiustare qualcosa deve sempre arrivare la tempesta che porta morti e feriti, vedi terremoti, alluvioni, eccetera. Cosi è anche per il calcio. Il nostro fallimento arriva da lontano, i ragazzi non giocano più in strada, ed è lì che si formano le capacità motorie. Ci sono bambini che a 7 anni non sanno correre o calciare, nella maggior parte dei settori giovanili allenano persone che non hanno frequentat­o corsi... Flavio Salerno

...La stampa ha una grossa responsabi­lità nel disastro: nessuno al mondo riuscirebb­e a lavorare serenament­e, c.t. della Nazionale compreso, sotto un diluvio di critiche... Matteo

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