La Gazzetta dello Sport

ORE 20.45: NAPOLI-MILAN

La capolista e Montella: esami al San Paolo Bianchi: «Sarri è favorito» Sacchi: «Colpaccio, si può»

- Guglielmo Longhi

BIANCHIN, LONGHI, MALFITANO, PASOTTO, SCHIANCHI

Ha giocato con Sivori e Rivera, ha allenato Maradona. Bastano (e avanzano) tre nomi per immaginare cosa rappresent­i Napoli-Milan per Ottavio Bianchi.

Che partita sarà?

«La sfida tra una squadra che ha un gioco spumeggian­te e ha imparato a coprirsi e una ancora in costruzion­e».

Napoli maturo per lo scudetto?

«Sì, ora sa di essere forte, sa come gestire le energie nel miglior modo possibile. Da giocatore, avevo capito una cosa: che a Napoli non c’era equilibrio, proprio perché non si era abituati a vincere. Ci si esaltava dopo una vittoria contro una grande, subito dopo si perdeva contro una piccola. E scoppiavan­o interminab­ili polemiche. C’è voluto tempo per cambiare la mentalità».

Insigne vorrà dimostrare che Ventura ha sbagliato a tenerlo fuori…

«Ma guardate che non ha nessuna rivincita da prendersi: il Napoli ha un’identità ben precisa, gioca a memoria e lui ha un ruolo chiave negli schemi di Sarri».

L’avrebbe fatto giocare a San Siro con la Svezia?

«Ancora adesso sto dalla parte degli allenatori e non mi permetto di giudicare. Dico soltanto che io non rinunciavo mai a uno di talento».

Per lei solo due presenze in Nazionale, nel 1966 subito dopo il crollo con la Corea…

«Clima pesante, ma la situazione non era paragonabi­le a quella attuale. Con la Svezia è stata una disfatta epocale perché tutto il sistema è da rifondare».

Bianchi centrocamp­ista del Napoli.

«Ricordo Sivori: tecnica fuori dalla norma, dava spettacolo a cominciare dai calzettoni abbassati. Una star».

Come Maradona?

«Non si fanno paragoni, non è giusto per loro e per la squadra. Un fuoriclass­e è figlio del suo tempo, dà significat­o a epoche diverse. È fuori classifica, lo dice la parola stessa».

Bianchi centrocamp­ista del Milan.

«Ricordo un anno travagliat­o (era il 1973-74, ndr) anche per questioni societarie e Rivera sotto tono. Mai come me: praticamen­te giocavo senza ginocchia dopo la rottura dei legamenti a 17 e 27 anni. E poi rimpiango di aver conosciuto Rocco per pochi mesi: un maestro di simpatia. Come Pesaola».

Primo maggio 1988: il Milan di Sacchi sorpassa il Napoli di Bianchi e vola verso lo scudetto. Partita simbolo: un allenatore della vecchia scuola contro un rivoluzion­ario, Sud contro Nord, Ferlaino contro Berlusconi, Van Basten contro Maradona…

«Tutto vero, ma non dimentichi­amoci che l’anno prima noi avevamo vinto lo scudetto. Quello è stato un momento storico, poi è venuto il resto».

Le polemiche, il toto nero, la camorra che vi avrebbe costretto a perdere col Milan...

«La dietrologi­a è irritante e lascia il tempo che trova. Sono un uomo di campo e do merito agli avversari quando vincono, noi eravamo arrivati a quella partita con diversi giocatori in difficoltà dal punto di vista fisico».

Napoli 30 anni dopo: analogie?

«L’ho detto, oggi la squadra ha la consapevol­ezza di poter vincere qualcosa di importante dopo tante stagioni ad alto livello. Ricordo che 3 anni prima dello scudetto, il Napoli aveva lottato per non retroceder­e».

Montella ha stabilizza­to la panchina.

«In Italia va così: si vuole vincere subito. All’inizio era considerat­o l’uomo nuovo, poi è stato messo in discussion­e appena sono mancati i risultati. Bisogna avere un po’ di misura».

Berlusconi ha detto che la campagna acquisti è stata sbagliata.

«Un gruppo non può diventare competitiv­o solo perché è stato speso tanto, e per fortuna aggiungo io. I nuovi vanno seguiti e aspettati, perché devono abituarsi a un calcio differente e qualcuno ha reso meno del previsto. D’accordo stravolger­e tutto, ma poi comincia il difficile: il lavoro sul campo. Come detto, il Milan è in costruzion­e ma in prospettiv­a è la squadra con gli italiani più interessan­ti: Donnarumma, Locatelli e gli altri».

Napoli favorito?

«In teoria sì, ma il calcio mi ha insegnato che non c’è niente di scontato».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy