La Gazzetta dello Sport

Ancelotti pressato Conte non dice no Ventura sibillino

Per il tecnico ex Bayern potrebbe però muoversi Berlusconi: Carlo riuscirebb­e a rifiutare l’invito?

- Andrea Schianchi Sebastiano Vernazza

Il grande stallo, aspettando il consiglio federale di lunedì alle 12, a Roma. La questione nuovo c.t. dell’Italia è al momento congelata. Carlo Ancelotti resta in cima alla lista dei candidati. L’altro Carlo, Tavecchio, vorrebbe presentars­i lunedì con il sì dell’allenatore ex Bayern, ma non può, perché lui stesso, il presidente federale, è in discussion­e e deve superare indenne il varco del consiglio Figc (che potrebbe negargli il sostegno necessario per andare avanti).

VANCOUVER Ancelotti se ne sta a Vancouver, in Canada, a casa della moglie. Gli arrivano messaggi e telefonate dall’Italia. Pressioni, ammiccamen­ti. Ancelotti vorrebbe riprendere a lavorare in estate alla guida di un club. È attratto dall’Arsenal per il post Wenger, se l’Arsenal deciderà di chiudere col tecnico francese. Per questo motivo Ancelotti un po’ teme una telefonata ufficiale dall’Italia. Sarebbe difficile rispondere di no alla Nazionale, si passerebbe per traditori dalla patria. Particolar­e non secondario: negli ultimi giorni Tavecchio ha ricevuto solidariet­à e appoggio da Silvio Berlusconi, redivivo sulla scena politica ed ex presidente di Ancelotti al Milan. Riuscirebb­e Ancelotti a declinare un invito diretto di Berlusconi per conto di Tavecchio? Difficile. Ancelotti pone un’unica inderogabi­le condizione: chiede chiarezza ai vertici della Figc, vuole trattare con una contropart­e legittimat­a a farlo. Ragion per cui si torna al punto di partenza, il consiglio federale di lunedì.

LONDRA Intanto a Londra ha parlato Antonio Conte, allenatore del Chelsea ed ex c.t. azzurro. Conte ha affrontato il tema dell’eliminazio­ne dell’Italia dal Mondiale: «Non è un grande momento per il mio Paese. Mancare i Mondiali dopo sessant’anni è un disastro, tutti sanno benissimo quanto sia importante il calcio in Italia. Ma è successo e la Federazion­e deve trovare la soluzione giusta per migliorare questa situazione». Conte non ha eluso la domanda su un suo eventuale ritorno: «Penso che sia molto difficile in questo momento. Ci sono tante voci, ma credo che la Figc debba prendersi il tempo giusto per trovare la giusta soluzione per il calcio italiano». L’ultima frase è significat­iva, sembra quasi che l’ex c.t. inviti la Figc a non decidere in fretta. La posizione di Conte al Chelsea non è salda. Ci sono incomprens­ioni con una parte della dirigenza, ma

mister Antonio ha un contratto in essere: oggi, per ingaggiarl­o, bisognereb­be pagare una grossa penale. Ci vorrebbe un esonero o si dovrebbe aspettare maggio, quando le strade dell’allenatore e dei Blues forse si dividerann­o. Nell’attesa si potrebbe nominare Gigi Di Biagio c.t. pro-tempore, traghettat­ore. Due cose sono certe: Conte tornerebbe in Nazionale e il suo rapporto con Tavecchio è forte.

BARI Intanto Gian Piero Ventura, il c.t. dell’Apocalisse, ha scritto una lettera da Bari, dove resta asserragli­ato in casa aspettando tempi migliori. Ventura ha affidato i suoi pensieri all’Ansa: «Le sconfitte, soprattutt­o quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità», ha detto, tra le altre cose. Frase sibillina: con chi ce l’avrà Ventura? Non coi giocatori, a quanto pare: «Non sono riuscito laddove ero convinto di farcela, alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziar­e».

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Da sinistra, Carlo Ancelotti 58 anni, Antonio Conte 48 anni e Gian Piero Ventura, 69 anni
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