La Gazzetta dello Sport

I tormenti di Immobile: un gol pieno di rabbia

- Stefano Cieri ROMA

Ci ha provato fino all’ultimo. Sgomitando, correndo su ogni pallone. Tutto inutile. Perché la difesa della Roma ha fatto muro fino alla fine. E così Ciro Immobile si è dovuto arrendere. Con le lacrime agli occhi. Per la rabbia. E anche per quel dolore alla coscia destra che lo ha tormentato per tutta la vigilia e poi di nuovo in partita (e ancora lo tormenterà nei prossimi giorni). Un dolore che tuttavia non gli ha impedito di essere in campo e non gli ha impedito di segnare, dal dischetto, il 15° gol in A, il 19° stagionale con la Lazio. Numeri impression­anti che servono ad attutire la delusione per un k.o. che interrompe la striscia positiva di 9 vittorie di fila tra coppa e campionato e che spezza, almeno per ora, anche il sogno di poter lottare per lo scudetto. Un sogno che, giusto sottolinea­rlo, né Immobile né i suoi compagni avevano mai dichiarato pubblicame­nte di essere tra i loro obiettivi.

GIORNI DA INCUBO Per Immobile, da questo punto di vista, piove sul bagnato. La delusione del derby si aggiunge a quella ancora più grande consumata in Nazionale per la mancata qualificaz­ione al Mondiale. Una gioia nel derby, se non a cancellarl­a (perché è impossibil­e cancellarl­a), avrebbe comunque contribuit­o quantomeno ad attenuare quella tragedia sportiva. E forse proprio per questo, per voltare pagina in qualche modo, Immobile ha voluto esserci a tutti i costi. Convinto che la sua Lazio potesse farcela a replicare i successi della scorsa primavera, quando prima in Coppa Italia e poi in campionato i biancocele­sti erano riusciti ad avere la meglio sulla Roma. Con una vittoria e una sconfitta ininfluent­e in Coppa (con tanto di qualificaz­ione in finale) e con un’altra vittoria in campionato. Partite (le prime 2) che avevano visto Ciro grande protagonis­ta con 2 gol (uno all’andata e uno al ritorno) che avevano spianato alla Lazio la strada verso la finale. Poi, in campionato, Ciro rimase in tribuna, bloccato dalla febbre. Quello di ieri è stato così il suo 1° gol in campionato in un derby. E secondo in assoluto alla Roma dopo quello realizzato con il Torino nel marzo del 2014. Anche allora finì con una vittoria dei gialloross­i per 2-1. Questo, però, non è un gol del tutto inutile per Immobile. Perché gli consente di tornare al gol su rigore dopo l’errore (palo) a Bologna. E soprattutt­o gli permette di allungare in vetta alla classifica cannonieri.

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AFP Ciro Immobile, 27 anni, 15 gol in questa A: è capocannon­iere

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