Crotone, caccia al tris ma Ballardini è carico
Allo Scida c’è un delicato scontro salvezza, vissuto con animi diversi della due squadre. In casa Crotone, il regalo che Davide Nicola desidererebbe per la sua 250a panchina tra i professionisti non potrebbe essere altro che la vittoria. E non sarebbe una vittoria qualsiasi perché sarebbe la terza di fila in A per il Crotone (e anche per Nicola), cosa mai successa nemmeno lo scorso anno nel momento più brillante dei rossoblù. Ma sono tante le insidie per i calabresi. Intanto la rabbia di un Genoa che deve uscire dalla crisi e vorrà farlo il prima possibile dopo il cambio della guida tecnica e poi perché Ballardini alla vigilia non ha dato nessuna certezza circa uomini e moduli che utilizzerà. Ma la terza vittoria di fila per il Crotone significherebbe una classifica più che comoda a quota 15, un più 9 sui grifoni e un entusiasmo alle stelle in vista poi del duro impegno contro la Juve allo Stadium e alla gara di Coppa Italia ancora contro il Genoa ma questa volta al Ferraris. Per Ballardini, al terzo esordio sulla panchina rossoblù, c’è subito uno scontro diretto. Da non sbagliare. «Vedo grande impegno e voglia di tirarsi fuori da questa situazione, ma non basta – avverte Ballardini -. Bisogna mettere in campo qualcosa in più. Ci vuole una sana rabbia per uscire da questo momento. Dobbiamo darci tutti una scossa perché così non va bene. Servono cuore, testa e idee». L’idea che frulla nella testa del tecnico è quella di una squadra coperta, pronta a fare male in contropiede. Con Pandev favorito su Lapadula nel 3-5-2.