La Gazzetta dello Sport

Venezia, che sudata Johnson piega solo nel finale l’ottima Pistoia

I toscani, senza tre giocatori, risalgono fino a -4, poi la guardia decide con le triple

- Michele Contessa VENEZIA

L’Umana fa 13, ma soffre l’orgoglio di Pistoia. Con la tredicesim­a vittoria in partite ufficiali (su 16), tra campionato, Champions League e Supercoppa Italiana, Venezia si riprende la vetta della classifica, in attesa della partita di Brescia. Pistoia esce a testa altissima dal Taliercio, sfoderando un Gaspardo (23 punti, 6 rimbalzi) in serata di grazia, spalleggia­to cammin facendo da Magro e nel finale da Moore (4/8 dall’arco). Umana in versione «controllat­a», che ha provato a più riprese a domare Pistoia, toccando anche margini sensibili (63-49) a metà del terzo periodo, senza però chiudere mai la sfida, tanto da ritrovarsi la The Flexx a contatto nei minuti finali con Moore a far tremare il Taliercio.

TIRI DECISIVI Pistoia però non ha mai ripreso Venezia, arrivando al massimo a -4, poi l’Umana, meno concentrat­a del solito, ha trovato da Orelik (7769) e soprattutt­o Dj Johnson i canestri che hanno regalato la settima vittoria in campionato. «Pistoia ha disputato una partita migliore della nostra - ha sottolinea­to Walter De Raffaele noi abbiamo giocato una gara sufficient­e, sapevo che la The Fleex avrebbe disputato una prova di grande carattere. Ben venga la sosta, finora abbiamo tirato tanto la carretta, e il bilancio è più che positivo». Non era la partita ideale per Pistoia per risollevar­si dal -48 di Reggio Emilia, al culmine di una settimana caratteriz­zata dalle tegole per gli infortuni di Sanadze e Kennedy (McGee è già fermo da un po’), che hanno ridotto all’osso le rotazioni di Vincenzo Esposito. Il coach ha ritrovato la sua squadra, nonostante la sconfitta. «Abbiamo fatto tante cose positive e tanti errori - ha detto Enzino -, la differenza che ci ha permesso di rimanere in gara è che, dopo ogni errore, ho visto negli occhi dei miei giocatori la volontà di reagire di squadra e non in maniera individual­e. Questo deve essere un punto di partenza per crescere».

ALTALENA L’Umana ha condotto dall’inizio alla fine, Peric e Biligha si sono aggiunti a Johnson, Venezia ha fallito troppi tiri liberi (18/30), ma ha dato l’impression­e di poter chiudere il match a più riprese (27-17 alla prima sirena, 44-31 nel secondo quarto, 6349 nel terzo), senza riuscirci per un calo di concentraz­ione. Il match si è riaperto all’improvviso negli ultimi 5’ (dal 7464 per l’Umana). Gaspardo ha continuato il suo show, Moore lo ha accompagna­to, mentre Venezia ha iniziato a faticare in attacco. Mian ha firmato il -5 (77-72), poi Orelik e Johnson hanno ricacciato indietro i toscani, arrivati alla sesta sconfitta consecutiv­a. Match chiuso dal canestro di Johnson (8478) a 19” dalla sirena finale.

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CIAMILLO Dominique Johnson, 30 anni, prima stagione a Venezia

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