Milan: area riservata Pochi spunti, pochi gol
Lenta che non crea pericoli: 4 reti contro le 6 grandi Bene il possesso: 55% a Napoli, terzo posto nella classifica di A
E’successo di nuovo. In nemmeno tre settimane. Le partite di Atene e di Napoli sono state profondamente diverse per spirito, gioco e approccio, ma hanno in comune un dato che da un lato mette angoscia e dall’altro offre una valida spiegazione alla pochezza offensiva del Milan: entrambe le volte nessun rossonero ha avuto il piacere di toccare un solo pallone all’interno dell’area avversaria per tutto il primo tempo. Può sembrare incredibile, ma è così. Per fare gol ovviamente esistono anche i tiri dalla distanza e le punizioni dal limite, ma appare chiaro che più è alto il numero di palloni giocati all’interno dei sedici metri, maggiore sono le possibilità di segnare.
LENTEZZA Che in termini di pericolosità la squadra sia Susodipendente, è un dato di fatto da tempo. Ma sarebbe riduttivo spiegare solo così la (scarsa) produttività offensiva. Il fattore che balza più agli occhi nel vedere il Milan è la scarsa quantità di palloni che vengono fatti arrivare in area alle punte centrali. I rossoneri infatti sono in grado di costruire trame interessanti fino alla trequarti, ma poi la maggior parte delle volte si perdono. Rallentano. Vanificano la superiorità numerica. Permettono agli avversari di ritrovare il corretto piazzamento. Mancano evidentemente i movimenti giusti da parte di centrocampisti e attaccanti. GARANZIE