La Gazzetta dello Sport

Viola, ci pensa Chiesa Paloschi illude la Spal ma alla fine è solo pari

1Finisce 1-1 a Ferrara ma è Semplici a sfiorare il colpaccio La Fiorentina paga le assenze dei big e si salva solo nel finale

- G.B. Olivero INVIATO A FERRARA

Quando cerchi di soffocare l’avversario, devi stare attento a non mollare mai la presa: una sola disattenzi­one può essere determinan­te. Spal e Fiorentina hanno commesso un grave errore nel momento in cui credevano di avere in mano la gara. La squadra di Pioli, dopo un primo tempo brutto ma in sostanzial­e controllo, si è appisolata su un calcio piazzato e si è ritrovata in svantaggio (tap-in di Paloschi dopo palo di Felipe): invece di continuare a premere lentamente alla ricerca della vittoria, i viola hanno dovuto inseguire una Spal schierata benissimo da Semplici. I padroni di casa, però, dopo una gestione lucida del vantaggio, si sono distratti a 10’ dalla fine lasciando Chiesa indisturba­to davanti a Gomis. E così entrambe le squadre sono andate a casa con qualche rimpianto.

SPAL ATTENTA

Il risultato, comunque, è giusto anche se per lo sviluppo della gara e in rapporto alla differenza di valori tecnici l’amaro in bocca resta a Semplici, che aveva ormai assaporato un successo preziosiss­imo. La Spal ha fatto densità in mezzo cercando di pungere con qualche ripartenza che, partendo da Viviani, avrebbe dovuto raggiunger­e le frecce esterne per innescare le punte. In realtà solo raramente la Spal è riuscita a ripartire per errori nel fraseggio e nella scelta dei tempi di gioco. La fase difensiva, però, è stata fatta molto bene: squadra corta, baricentro basso e pochissimi spazi per la Viola.

CONFUSIONE VIOLA Il possesso palla della Fiorentina (superiore al 70%) era quindi sterile, nonostante i ripetuti cambi tattici fatti da Pioli. Il 4-3-3 di partenza prevedeva un Sanchez molto basso, in pratica terzo difensore centrale per ovviare alla pressione di Paloschi e Borriello su Astori e Pezzella e per liberare in avanti i terzini. Già nel primo tempo Pioli ha accentrato Gil Dias dietro a Simeone e nella ripresa è passato alla difesa a tre, chiedendo a Chiesa di coprire l’intera fascia sinistra e inserendo Babacar prima e Saponara poi. La pressione viola è stata insistente, ma senza un’indecision­e della Spal difficilme­nte sarebbe arrivato il pari. Le assenze di Badelj e Thereau hanno sicurament­e inciso, ma la buona volontà non basta per far sorridere Pioli: ieri la Fiorentina ha sprecato un’occasione di crescita oltre alla possibilit­à di raggiunger­e il Milan. La Spal, invece, ha dato un altro buon segnale: dopo essere partito con 5 punti in 10 giornate, Semplici ne ha ottenuti altrettant­i negli ultimi 3 turni. Il dato su cui riflettere è che il gol di Paloschi è stato l’unico tiro in porta della Spal, ma il cambio di passo è evidente.

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EPA L’esultanza di Federico Chiesa, 20 anni, dopo la rete dell’1-1

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