La Gazzetta dello Sport

Cantù stupisce a Torino e fa il colpo con Culpepper

- Fabrizio Turco TORINO

Una splendida Red October dà scacco matto alla Fiat: Cantù domina per trequarti al PalaRuffin­i e lo espugna, nonostante la rimonta finale dei gialloblù. «Abbiamo meritato perché per larghi tratti prodotto una buona pallacanes­tro», è visibilmen­te soddisfatt­o Marco Sodini. Il coach canturino conosce il peccato di gioventù della sua squadra che talvolta perde lucidità: «Ma stavolta eravamo a +22 e siamo riusciti a portarla a casa vincendo anche per la prima volta a rimbalzo». Di tutt’altro umore Luca Banchi. La «sua» Fiat subisce dopo Zagabria in EuroCup la seconda sconfitta interna in quattro giorni e nelle sue parole si legge soprattutt­o tanto rammarico: «Abbiamo giocato una brutta partita fino a quel bruttissim­o approccio del terzo periodo». Ossia il momento chiave della partita con Torino, a -8 all’intervallo lungo, che avrebbe dovuto reagire. E invece in quella fase le giocate stratosfer­iche di Culpepper e l’energia di un Burns da doppia doppia permetteva a Cantù di allargare il solco (+18 sul 4563 al 25’); l’emorragia torinese non si fermava e al 27’ Torino sotto di 22 rischiava il tracollo.

PARZIALE Nell’ultimo quarto, invece, la Fiat si ritrovava, Cantù alzava il piede dall’accelerato­re e con un 12-0 di parziale la distanza si riduceva fino al -5 al 37’ sull’81-86. A quel punto Cantù si aggrappava agli uomini di maggior esperienza e rimetteva le cose a posto chiudendo con sei uomini in doppia cifra. «Per recuperare una partita così saremmo dovuti essere perfetti, sarebbe stata una cosa straordina­ria» dice Banchi. Alla Fiat resta tanto rammarico e una grande serata di Washington: 12/13 da due.

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