Bushati e Moore Brescia, che coro Ottava sinfonia!
Brescia squadra vera, Capo D’Orlando non ancora matura: questo ha raccontato il lunch match dell’ottava di andata, che ha visto i padroni di casa giungere all’ennesima vittoria consecutiva. Imbattuta e capolista solitaria, la squadra di Andrea Diana non stupisce più, anche se a onor del vero Capo D’Orlando è tutto tranne che irresistibile e nemmeno una lontana copia di quella degli exploit di Reggio Emilia e Sassari. La vera forza di Brescia però è quella di cambiare volto e giostrare tutti i protagonisti, che a volte sono i comprimari, come Bushati, o Moore, che dopo diverse domeniche in ombra, si ritagliano spazi importanti nei momenti difficili (gli 11 punti nel 2° quarto della guardia tascabile girano la partita nel decisivo break di 20-0 che chiude la partita). O nel saper lanciare giovani talenti, come quello di Giovanni Veronesi, classe ’98 che in 4’ ha messo assieme 8 punti, 1 assist, 1 rimbalzo.
COLLETTIVO Brescia stupisce per la compattezza (11 giocatori a referto) con una distribuzione di minutaggio e responsabilità che ricopre tutto il roster biancazzurro senza dare punti di riferimento agli avversari, i quali subiscono l’aggressività della capolista (18 palle recuperate). «Sono molto più che soddisfatto - dice Diana -. Quello che voglio sottolineare è l’intelligenza dei miei giocatori nel sapersi adattare a quello che gli chiedo in settimana. L’aspetto migliore della partita è stato comunque il mantenere lo stesso atteggiamento per tutta la gara». Non fa drammi coach Di Carlo che però sa dove puntare il dito: «Non sono preoccupato e non accampo alibi: non siamo ancora capaci di reggere mentalmente 3 partite in 7 giorni. Ci può stare, ma dobbiamo crescere. La sosta capita nel momento migliore al rientro in campo avremo un giocatore in più Hogue, che ci darà una mano importante». Pausa che arriva nel momento giusto: Brescia per preparare un dicembre di fuoco (Cantù, Sassari, Venezia e Milano), Capo D’Orlando per ripartire.