La Gazzetta dello Sport

GASPERINI «CLASSIFICA BUONA MA OCCHIO A CHI STA DIETRO...»

«Ora guardiamo l’Europa e poi ci sistemiamo. Per il valore dell’avversario, una sconfitta a Milano ci può anche stare»

- MILANO m.b. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non sono sette come l’ultima volta, ma fanno male comunque. Perché al pari dell’ultima volta l’Atalanta esce senza punti dal Meazza nerazzurro. E Gian Piero Gasperini, guardando alla sfida di Europa League di giovedì con l’Everton, non può sorridere. Anche perché forse scorre opaco il dato che da 4 partite, tra campionato e Coppa, i bergamasch­i non vincono (ultimo successo il 25 ottobre, 3-0 al Verona in casa). «Per le nostre potenziali­tà avere 16 punti dopo 13 giornate è un buon bottino, ce la dobbiamo giocare gara dopo gara. Dobbiamo stare attenti, la A è difficile, possono sempre arrivare da dietro». Gasp alza la soglia dell’attenzione.

SUPREMAZIA EFFIMERA Eppure il primo tempo aveva mostrato un’Atalanta con spirito e idee. «Abbiamo avuto una buona supremazia nel primo tempo, di gioco e possesso. Ci sono mancate le occasioni, abbiamo recuperato molti palloni alti che potevamo concretizz­are meglio. Consideran­do il valore dell’avversario, una sconfitta a Milano con l’Inter ci può stare. Giocare contro di loro non è semplice, devi essere concreto. Ora guardiamo l’Europa e poi sistemiamo la classifica». Gasperini parla poi della fisicità: «Prima queste gare le vincevamo con le palle inattive, ora non più. Juve e Inter hanno più fisicità. E Icardi trova sempre il modo di anticipare i difensori». Chiusura sulla questione Assoallena­tori: «Ha perso un po’ di partecipaz­ione. Non siamo sempre così coinvolti nelle situazioni in cui si decide».

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