La Gazzetta dello Sport

VOLO ICARDI

L’Atalanta regge per un tempo Poi decide l’argentino con 2 colpi di testa spettacola­ri e imprendibi­li

- Fabio Licari MILANO

Se fossimo nel Napoli ci preoccuper­emmo seriamente di quest’Inter. La Juve può sempre riprenders­i e la Roma ha un recupero (non dei più semplici) con la Samp, ma intanto i nerazzurri sono lì, non perdono da 15 partite, rispondono colpo su colpo. Due punti sono recuperabi­lissimi. Non sempre l’Inter dà spettacolo ma è organizzat­a come Spalletti, che le ha dato l’identità mancante, e solida come l’insuperabi­le Skriniar, uno dei simboli. E poi c’è Icardi, tremendo nella nuova interpreta­zione del ruolo di centravant­i: l’argentino adesso partecipa e non aspetta più, accorcia le distanze, poi in area non c’è difensore che riesca a prendergli le misure. Questo 2-0 all’Atalanta è «firmato» dai suoi due gol, tutti di testa: i 13 centri in campionato sono valsi finora 12 punti. Ma l’Inter non è soltanto Icardi, altrimenti si rischiereb­be di sottovalut­arla. Mentre l’Atalanta non è ancora… l’Atalanta che ha conquistat­o l’Europa, o forse non lo è più.

PRIMA MEGLIO GASP Eppure per un tempo Gasp è riuscito a complicare la vita alla sua ex squadra: l’Atalanta era messa meglio, giropalla rapido, misure giuste, sovrapposi­zioni. Anche per la complicità della mediana nerazzurra che finiva spesso in inferiorit­à: Vecino subiva il ritmo, ossessivo per 45’, di De Roon e Valero era in una di quelle serate in cui non gli riesce di fare il trequartis­ta, con Gasp che faceva uscire uno dei tre difensori (in particolar­e Palomino e Toloi) obbligando­lo ad andare fuori giri senza appoggiare mai Icardi. Infine Gomez centravant­i «di sinistra» del 3-4-3 obbligava Skriniar ad allargarsi, creando superiorit­à grazie anche alle discese di Castagne. Dall’altro lato l’Inter non riusciva a replicare perché la cosa meno brillante della serata era l’asse Perisic-Santon (a sorpresa dentro per Nagatomo). Un’occasione a testa – Icardi e Hateboer – e risultato in bilico finché Spalletti non fa la cosa giusta.

CAMBIA TUTTO Sembra un dettaglio, ma invece cambia tutto quando al 38’ Valero arretra in mezzala per comporre un 4-3-3: d’improvviso in mezzo l’Inter pareggia i conti e, con il movimento degli esterni (Perisic mediano alla Mandzukic), chiude le corsie. Non solo: lasciando teoricamen­te Icardi unica punta fa sì che l’Atalanta, ancora a tre dietro, sprechi due difensori. Un po’ il ritmo atalantino cala, un po’ Palomino e Toloi vanno in tilt se attaccati, il risultato è che tra il 6’ e il 15’ s.t. Icardi è devastante: di testa su punizione di Candreva aggirando la difesa (1-0) e ancora di testa, schiacciat­a questa volta, su anticipo e assist in corsa di D’Ambrosio (2-0), i gol da cross sono 10. Non c’è più modo per l’Atalanta di recuperare, al massimo qualche rimpianto per come Petagna, dentro sullo 0-1 per Ilicic, fa un po’ girare la testa alla difesa interista, trovando collaboraz­ione a destra nell’altro nuovo Orsolini. Senno del poi, ma un attacco Kurtic (che rientrava), Ilicic (troppo largo) e Gomez (centravant­i a modo suo) ha sicurament­e facilitato il lavoro dell’Inter. LE SFIDE DIRETTE Due cose non vanno dimenticat­e: intanto l’Inter non ha le coppe, e quindi la concentraz­ione mentale e fisica sul campionato è totale, inoltre la solidità si vede dal fatto che ha superato Roma, Milan, Sampdoria e conquistat­o un pareggio contro il Napoli al San Paolo. Le restano la Juve, ma è da capire che Juve sarà, e la Lazio. Di sicuro, con Napoli e Roma, è quella che gioca meglio o almeno ha i momenti di calcio migliori. E sta recuperano giocatori come Gagliardin­i che ieri se l’è cavata addirittur­a meglio da centrale unico. Mentre all’Atalanta mancano – ben più di quanto abbiano aggiunto al Milan per vari motivi – sia Conti sia Kessie, per non dire di Spinazzola quasi sempre a mezzo servizio. Terza sconfitta di fila fuori casa, prima volta senza gol in trasferta da dicembre (il che la dice lunga sulla difesa di Spalletti) e un motivo per sorridere: alla prossima c’è il Benevento.

Solida, equilibrat­a, brillante a tratti. La squadra di Spalletti non si nasconde: è ritmo scudetto

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 ?? GETTY ?? ZUCCATA VINCENTE Punizione dalla destra di Candreva, Icardi si libera benissimo a centro area e batte Berisha: al 51’ è 1-0 Inter
GETTY ZUCCATA VINCENTE Punizione dalla destra di Candreva, Icardi si libera benissimo a centro area e batte Berisha: al 51’ è 1-0 Inter
 ?? GETTY ?? ECCO IL BIS Icardi segna il 2-0: al 60’, su un cross dalla destra di D’Ambrosio, Mauro si infila tra Palomino e Toloi e chiude i conti
GETTY ECCO IL BIS Icardi segna il 2-0: al 60’, su un cross dalla destra di D’Ambrosio, Mauro si infila tra Palomino e Toloi e chiude i conti

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