La Gazzetta dello Sport

Con Spalletti tiene una media scudetto Che passo il mister

Da quando è rientrato in Italia solo Allegri ha fatto più punti, ma con una squadra superiore alle sue

- Mirko Graziano MILANO

«Allenatore... Luciano Spalletti! » . Viene giù lo stadio ogni volta che lo speaker del Meazza, al momento della lettura delle formazioni, arriva al nome del tecnico di Certaldo. E’ lui il «condottier­o» riconosciu­to dal popolo nerazzurro, è in- dubbiament­e lui il valore aggiunto di un’Inter che viaggia a ritmi da scudetto nonostante un mercato obiettivam­ente incompleto e una rosa in generale parecchio inferiore alle prime della classe dello scorso campionato.

IN NUMERI Fa allora una certa impression­e l’attuale cammino nerazzurro in campionato: dieci vittorie, tre pareggi e zero sconfitte. Un «approccio» straordina­rio. Fra i tecnici più importanti, consideran­do il primo anno sulla panchina di un grande club, solo Massimilia­no Allegri ha fatto meglio: 2014-2015, undici vittorie, un pareggio e una sconfitta. Antonio Conte, per esempio, l’anno scorso col Chelsea mise insieme 31 punti nelle prime tredici giornate della Premier League poi vinta, mentre la miglior partenza da «esordiente» di Pep Guardiola è quella sulla panca del Barcellona, 2008-2009, con dieci successi, due pareggi e una sconfitta. José Mourinho? Ha toccato due volte quota 32 punti: nel 2004-2005 col Chelsea e nel 2010-2011 alla guida del Real Madrid. Maurizio Sarri, infine, al suo primo anno di Napoli mise insieme «appena» 28 punti.

CHE MEDIA! Gli attuali numeri di Spalletti non possono comunque sorprender­e nessuno. Da quando è rientrato in Italia, le sue squadre viaggiano infatti a una media punti eccezional­e. Dopo cinque anni in Russia (Zenit San Pietroburg­o) ritrovò la Roma nel gennaio del 2016, prima giornata di ritorno, e chiuse con uno score di quattordic­i vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta: 46 punti, alla media di 2,42 punti a partita. L’anno scorso portò poi i gialloross­i al secondo posto con 87 punti, a quattro lunghezze dalla Juventus campione d’Italia: 2,29 punti a partita! Insomma, sommando gli attuali 33 punti targati Inter all’ultima esperienza romana si raggiunge una quota di 166 punti in 70 partite: 2,37 punti a gara! Per intenderci, Allegri ha messo insieme 174 punti nello stesso periodo, ma alla guida di una Juventus stratosfer­ica, «cannibale», una delle più forti della storia bianconera. Maurizio Sarri è a quota 162. Non può fare invece testo il cammino di Di Francesco, che fino alla scorsa stagione ha guidato il Sassuolo, club con ambizioni inevitabil­mente diverse rispetto alle grandi storiche del nostro calcio. Dalla prima giornata di ritorno dell’anno scorso, Simone Inzaghi ha guidato la Lazio per 57 volte in campionato: 110 punti, 1,93 di media.

AVVISO AI NAVIGANTI Sogna la gente interista, lo stesso Massimo Moratti ha «sdoganato» ieri la parola scudetto. Realistica­mente, però, l’obiettivo vero di questa Inter resta l’accesso alla prossima Champions League. Una simile partenza ha intanto messo praticamen­te k.o. una delle rivali più temute alla vigilia, ovvero il Milan di Vincenzo Montella, squadra letteralme­nte ribaltata nell’ultimo mercato. E un altro scossone al resto della concorrenz­a per il

quarto posto (oggi rappresent­ata soprattutt­o da Lazio e Sampdoria) deve arrivare da qui a fine anno. Un periodo delicato anche nella gestione della rosa, perché oltre alle sei gare di campionato in programma bisognerà fare i conti con due turni di Coppa Italia, il secondo (in caso di qualificaz­ione) molto probabilme­nte contro il Milan. «Serviranno quattro o cinque titolari in più — dice Spalletti — finora abbiamo cambiato poco per riuscire a incidere sull’autostima di alcuni giocatori, ma più avanti dovremo variare maggiormen­te. Santon? Ha fatto molto bene contro l’Atalanta, darà stimoli anche agli altri. Per esempio, ora magari Dalbert ci metterà un impegno superiore rispetto a quanto fatto vedere finora...». Insomma, un avviso esplicito al brasiliano in particolar­e e ai «panchinari» in generale: è il momento di farsi trovare tutti pronti. I 4-5 titolari in più Spalletti li cerca per ora nella rosa attuale. Per ora... L’impression­e è che almeno 2-3 rinforzi servirebbe­ro a prescinder­e per blindare l’Europa che conta.

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LAPRESSE Luciano Spalletti, 58 anni, prima stagione all’Inter
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