E Max studia le contromisure: mediana a tre per alzare il muro
Grandi manovre per prendere meno gol: 4-3-3 o 3-4-3 per avere più filtro a centrocampo
Cambiare, ma senza fretta. Paradossalmente a Genova Massimiliano Allegri si è arrabbiato meno di altre volte, perché la squadra comunque non ha giocato male. Oltre alla sconfitta, pesano però i tre gol incassati, terza volta nella stagione (in Supercoppa e a Barcellona); domenica la spia si è accesa un’altra volta e il tecnico è sempre più convinto che sia arrivato il momento del colpo di genio. Non subito, perché ogni cambiamento va metabolizzato, ma l’idea c’è.
PROTEGGERE LA DIFESA Allegri già da un po’ sta sperimentando in allenamento due alternative al 4-2-3-1, l’intuizione della scorsa stagione che è stata fondamentale per arrivare al sesto scudetto. Il modulo a cinque stelle, molto offensivo prevede un grande dispendio di energie ed è sostenibile solo se tutti rendono al cento per cento. Per questo il tecnico sta testando il 4-3-3 e il 34-3. Inserire un centrocampista in più permetterebbe alla squadra di ritrovare l’equilibrio perduto, garantendo più copertura alla difesa. Il problema principale di quest’anno sono i troppi gol subiti, e molto spesso al primo tiro in porta. Al momento sono 14 in campionato, di cui 10 in trasferta. Mantenendo questa media si arriverebbe, a fine anno, a 40 reti incassate: troppe per poter puntare a riconquistare lo scudetto. L’idea del centrocampo a tre frullava nella testa di Allegri già quest’estate, quando dopo la sconfitta di Cardiff, con la Juve sofferente contro il Real soprattutto nella terra di mezzo, chiese due uomini in più. E’ arrivato Matuidi, poi però gli infortuni di Marchisio e Khedira hanno ridotto il reparto all’osso, costringendo l’allenatore a rivedere i suoi piani. Contro il Barcellona il 4-3-3 (con Bentancur titolare) non ha avuto fortuna, ma ora che tutti gli uomini sono recuperati si può ritentare.
INSIEME CONTRO IL CANCRO Allegri ieri ha chiuso il pomeriggio al Museo Egizio per un motivo molto nobile: ha partecipato, assieme alla padrona di casa Evelina Christillin, presidentessa dell’Egizio oltre che membro Uefa nel consiglio Fifa (in platea anche Allegra Agnelli, mamma di Andrea), alla presentazione del libro «Insieme contro il cancro » , scritto da Francesco Cognetti e Mauro Boldrini (22 personaggi, tra cui il tecnico e la Christillin, intervistati sulla visione del cancro e su come si può fare per sconfiggerlo insieme). Non ha parlato di calcio, solo del volume cui ha contribuito: «Credo che la prevenzione e gli stili di vita siano importanti, possiamo insegnarli a scuola e negli ambienti dello sport. Lì c’è il futuro della nostra società».