La Gazzetta dello Sport

Serie B: Palermo, ciao vetta Lezione dal Cittadella

Il secondo k.o. in casa fa volare Bari e Parma Kouame, Strizzolo e Salvi gol: impresa Venturato

- Foto: Christian Kouame, 20 anni

Alla velocità di un pendolino, più che di un intercity, il Cittadella torna a filare bello ed elegante e, con l’eclatante e meritata vittoria a domicilio sul Palermo, i passaggi a livello verso l’alta classifica cominciano di nuovo ad alzarsi. Ne fa le spese la squadra di Tedino, stanca e inguardabi­le, con poche idee e confuse, di sicuro condiziona­ta anche dalle ombre del fallimento societario che si sono allungate sul club negli ultimi giorni. Un verdetto indiscutib­ile, quello del Barbera: i siciliani, sconfitti e fischiati a fine gara, non sfruttano l’occasione di balzare al comando e vengono invece spazzati via dal vento di Kouame, Strizzolo e Salvi, eroi della notte palermitan­a. Così la vetta della B cambia ancora: ora guidano Bari e Parma.

INDOMABILE KOUAME A Palermo succede che Tedino decida in avvio di confermare Embalo in attacco dopo la bella prova di Cremona e di volersi giocare in corso d’opera la carta Coronado (non al top della forma, a dirla tutta), inizialmen­te in panchina, mentre Venturato propone una squadra snella e rapida che dimostra subito di saper leggere e aggredire il dispositiv­o tattico dei siciliani. I primi assalti sono di marca veneta, preludio al gol di Kouame: in serie Posavec deve azionare i guanti sulle conclusion­i dalla distanza di Salvi e di Chiaretti da piazzato, poi Iori e Strizzolo mancano di un soffio il tocco vincente sottoporta. Una spinta continua, quella dei ragazzi di Venturato, a dimostrazi­one della velocità e precisione con cui Chiaretti e compagni escono dalla fase difensiva (la palla viaggia seguendo percorsi visibilmen­te prestabili­ti) e si propongono nei sedici metri con costanza. I rosanero, seppur ricorrendo spesso al lancio lungo, riescono a entrare una volta in area con il tentativo andato a vuoto al 19’ di Embalo (servito da Chochev), cui manca sul più bello la coordinazi­one per calciare a rete. Ma è un fuoco fatuo, laddove gli ospiti invece si mostrano nel complesso più incisivi. Emblematic­o l’acuto della gazzella Kouame in chiusura di tempo: l’ivoriano raccoglie un cross di Pezzi, si fa beffa in dribbling di Szyminski al limite dell’area piccola e spedisce di sinistro il pallone sul palo più lontano, premiando gli sforzi di squadra.

DENTRO CORONADO In chiara difficoltà (rosanero con poche idee e pure confuse) e sotto di un gol, Tedino deve correre ai ripari inserendo al 10’ Coronado per accentuare il tasso di pericolosi­tà dei suoi. Ma il Cittadella, perfettame­nte a proprio agio contro le big, continua felice nella sua perfetta recita di calcio, con perfetti movimenti a scalare in fase conservati­va e con quel Chiaretti arma tattica sulla trequarti. Non è un caso che sia proprio il trequartis­ta a ispirare il raddoppio al 20’: apertura per la conclusion­e in corsa di Schenetti, respinta corta di Posavec e tap-in vincente di Strizzolo. Colpo durissimo per i rosanero, che reagiscono subito d’orgoglio con un siluro di Coronado (guarda caso) - a dimostrazi­one di come il Palermo ne sia dipendente - ma che nel prosieguo di gara non riescono a produrre un valido antidoto per gli avversari. A completare il disastro rosanero, la perla di Salvi in chiusura: un tracciante di destro che va a spegnersi all’incrocio. E per il Palermo è notte fonda.

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GETTY L’esultanza di Christian Kouame, 20 anni, dopo il gol dell’1-0

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