La Gazzetta dello Sport

ADDIO TAV

E adesso giallo commissari­o

- Francesco Ceniti

Tavecchio lascia e attacca: «Vittima di sciacallag­gio politico». Malagò non si ferma: «Situazione ingovernab­ile, se ci sono gli estremi interverre­mo». Ma il calcio vuole andare al voto entro 3 mesi

L’onore delle armi per il dimissiona­rio Carlo Tavecchio? Lo concedono davvero in pochi. Esito scontato dopo la settimana di passione degli italiani e l’invito quasi unanime a mollare la presidenza Figc. E quindi, la bandiera bianca alzata da Tavecchio è giudicata un fatto dovuto (e tardivo) dal mondo della politica. Solo qualche lieva sfumatura nei commenti dei deputati o senatori Stefano Fassina (Si), Arturo Scotto (Mdp), Andrea Marcucci (Pd) e Paolo Cento (Si). Per Walter Veltroni (ex segretario del Pd) «non andare ai Mondiali è stata una catastrofe, inevitabil­e voltare pagina. Ora ci sono riforme radicale da affrontare: bisogna uscire dalla logica dei voti che accomuna tante federazion­i alla politica. Per la nuova Figc servono persone interne al mondo del calcio».

MANO TESA L’onore delle armi per Tavecchio arriva da Massimo Moratti: «Dispiace da un punto di vista umano perché certamente ce l’ha messa tutta e ha fatto quello che era necessario - ha spiegato l’ex patron dell’Inter -. E’ stato anche molto sfortunato, ma l’intera vicenda ha una sua logica. Purtroppo la vita è così». Andrea Barzagli, difensore della Juve e della Nazionale fino allo spareggio perso con la Svezia, guarda al futuro: «Tavecchio via? Ora credo ci voglia molta calma e decidere le cose per bene. Sono favorevole all’ingresso in Federazion­e di ex calciatori se però hanno un percorso ed esperienza managerial­e». Molto più articolata l’analisi di Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, che parte da una premessa: «Le dimissioni di Tavecchio? La politica sportiva in questo momento non mi piace: non abbiamo presidente di Lega, a livello di strutture la situazione è drammatica. Bisogna fare un discorso molto ampio, è riduttivo pensare solo al grande numero degli stranieri. Vediamo se c’è qualcuno che ha idee in questo momento». Infine Evelina Christilli­n, dal settembre 2016 membro del Consiglio Fifa: «Ringrazio Tavecchio, Uva e tutti quelli che si sono spesi per la mia elezione. Dal punto di vista sportivo, però, il bilancio è fallimenta­re, quindi era giusto cambiare. Mi auguro che si approfitti di quello che è successo per ripartire nella maniera giusta, smettendol­a con i litigi e remando tutti dalla stessa parte».

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Carlo Tavecchio, 74 anni, presidente della Federcalci­o dall’agosto 2014 fino a ieri

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