ADDIO TAV
E adesso giallo commissario
Tavecchio lascia e attacca: «Vittima di sciacallaggio politico». Malagò non si ferma: «Situazione ingovernabile, se ci sono gli estremi interverremo». Ma il calcio vuole andare al voto entro 3 mesi
L’onore delle armi per il dimissionario Carlo Tavecchio? Lo concedono davvero in pochi. Esito scontato dopo la settimana di passione degli italiani e l’invito quasi unanime a mollare la presidenza Figc. E quindi, la bandiera bianca alzata da Tavecchio è giudicata un fatto dovuto (e tardivo) dal mondo della politica. Solo qualche lieva sfumatura nei commenti dei deputati o senatori Stefano Fassina (Si), Arturo Scotto (Mdp), Andrea Marcucci (Pd) e Paolo Cento (Si). Per Walter Veltroni (ex segretario del Pd) «non andare ai Mondiali è stata una catastrofe, inevitabile voltare pagina. Ora ci sono riforme radicale da affrontare: bisogna uscire dalla logica dei voti che accomuna tante federazioni alla politica. Per la nuova Figc servono persone interne al mondo del calcio».
MANO TESA L’onore delle armi per Tavecchio arriva da Massimo Moratti: «Dispiace da un punto di vista umano perché certamente ce l’ha messa tutta e ha fatto quello che era necessario - ha spiegato l’ex patron dell’Inter -. E’ stato anche molto sfortunato, ma l’intera vicenda ha una sua logica. Purtroppo la vita è così». Andrea Barzagli, difensore della Juve e della Nazionale fino allo spareggio perso con la Svezia, guarda al futuro: «Tavecchio via? Ora credo ci voglia molta calma e decidere le cose per bene. Sono favorevole all’ingresso in Federazione di ex calciatori se però hanno un percorso ed esperienza manageriale». Molto più articolata l’analisi di Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, che parte da una premessa: «Le dimissioni di Tavecchio? La politica sportiva in questo momento non mi piace: non abbiamo presidente di Lega, a livello di strutture la situazione è drammatica. Bisogna fare un discorso molto ampio, è riduttivo pensare solo al grande numero degli stranieri. Vediamo se c’è qualcuno che ha idee in questo momento». Infine Evelina Christillin, dal settembre 2016 membro del Consiglio Fifa: «Ringrazio Tavecchio, Uva e tutti quelli che si sono spesi per la mia elezione. Dal punto di vista sportivo, però, il bilancio è fallimentare, quindi era giusto cambiare. Mi auguro che si approfitti di quello che è successo per ripartire nella maniera giusta, smettendola con i litigi e remando tutti dalla stessa parte».