Juve nella centrifuga: 18 formazioni diverse Adesso serve stabilità
19 partite Allegri ha mandato in campo lo stesso undici solo due volte. Il tecnico: «Meno belli per prendere meno gol»
Napoli e Inter procedono col patto di stabilità: hanno praticamente sempre o quasi sempre lo stesso undici in campo. Vantaggi? Svantaggi? Per ora più i primi dei secondi, poi è vero che come dicono i vecchi saggi i cavalli si vedono al traguardo. La Juventus, invece, s’è messa nella centrifuga dei cambi e dei cambiamenti: sulle 19 partite stagionali (finale di Supercoppa, Champions League e serie A), Max Allegri ha cambiato molto, moltissimo, troppo?, fino a mettere solo in due occasioni non consecutive (a Genova contro il Genoa e a Udine) la stessa formazione. Due gare da 6 punti, detto per inciso.
ATTACCO E MATUIDI Considerato che non esiste la formula precisa di turnover che ti porta fino in fondo e che comunque i cambi sono evento necessario per chi ha tre impegni e una panchina costruita per durare, ecco che la centrifuga Juventus è evidenza di un momento in cui quella stabilità di cui sopra ancora non c’è. Naturalmente rientra in tutto questo anche il «file» infortuni, ma certamente il dover provare la cosiddetta «potenza di fuoco» offensiva è stato il detonatore principale di questi continui cambiamenti. Da Douglas Costa (8 volte titolare) a Bernardeschi (3 dal 1’) hanno avuto le proprie chance, anche se nella lista dei primi 10 per minutaggio spicca Blaise Matuidi: il francese è l’unico nuovo arrivato fra i p iù presenti. la volta in cui Allegri ha cominciato con la difesa a tre: quella contro il Barcellona di Champions League mercoledì scorso. Risultato, zero a zero EXPLOIT RUGANI Attenzione anche in difesa: perché con l’uscita di Bonucci (e l’addio alla BBC più classica), Rugani ha cominciato a prendersi e guadagnarsi buoni minutaggi e addirittura molte titolarità (8 gare sulle 19 totali, una sola in Champions). Un reparto difensivo che ha aggiunto un anno alla propria carta d’identità già avanzata necessitava della forza fresca dell’ex empolese. E pensare che non si è visto ancora Howedes, che se dovesse giocare titolare contro il Crotone darebbe vita alla diciannovesima formazione diversa sulle 20 gare di quest’anno.
BARÇA SPARTIACQUE Insomma, tanto turnover (e alla Juventus non potrebbe essere altrimenti). Forse troppo per trovare gli equilibri giusti e costanti? Higuain è il più utilizzato di tutti (come minuti in campo), seguono Dybala, Buffon, Chiellini, Mandzukic, Alex Sandro, Pjanic, Cuadrado, appunto Rugani e Matuidi. Nelle 18 formazioni diverse, Allegri ha cambiato modulo solamente tre volte (dall’inizio): il 4-2-3-1 impera, il 4-3-3 è stato utilizzato tre volte fino ad arrivare al 3-4-2-1 dell’ultima gara, quella da 0-0 contro il Barcellona. Variazioni sui temi e in corsa ci sono state (3-4-3 e altri moduli), ma è possibile che proprio la gara di Champions contro i blaugrana possa rappresentare uno spartiacque. «Cerchiamo – ha detto Max Allegri – di essere un po’ meno belli e di prendere meno gol». Lo ha confessato anche Benatia: Allegri aveva chiesto di smetterla di subire gol, maggiore attenzione ma pure maggiore protezione. Così è stato, ma adesso ricomincia la giostra di un campionato in cui la Juve non può più perdere terreno.
BLOCCO UNICO E allora: davanti al mese più duro (tre scontri diretti più la trasferta di Atene), la Juve potrebbe cercare la stabilità non trovata fino a oggi. Il problema dei gol subiti è evidente (14 in campionato di cui 10 in trasferta), e bisognerà vedere se il 3-4-2-1 visto contro il Barcellona potrà essere replicato già da subito. Ieri Allegri ha provato questo ma anche il solito modulo (4-2-3-1), senza dimenticare il centrocampo a tre. Quindi: ancora difesa a tre oppure no? Nel gennaio scorso – contro la Lazio – ci fu la rivoluzione tattica col Modulo 5Stelle, fruttuoso ma dispendioso. Oggi Max studia nuovi orizzonti e la possibilità di rimettere in piedi un blocco unico come avvenne proprio in quell’inizio di anno solare. E il turnover? Più limitato, infortuni permettendo: ora serve cementare.
i gol subìti dalla Juventus in campionato (10 in trasferta). In Champions League, invece, ha preso 3 gol dal Barcellona e due dallo Sporting.