La Gazzetta dello Sport

Icardi: «Lo scudetto? Gli altri devono sapere che siamo lì, attaccati»

Raggiunta quota 15 reti: «Bassi in avvio, poi siamo cresciuti. E potevo farne tre». E il d.s. Ausilio lo blinda: «Con noi, a vita»

- Matteo Brega INVIATO A CAGLIARI

Ci sono le feste da santificar­e, le tasse da pagare, la fine dell’esistenza e i gol di Mauro Icardi a Cagliari. La vita offre poche – e non sempre gioiose – certezze, ma quelle dei tifosi interisti crescono con la trasferta in terra sarda. Per la quarta stagione consecutiv­a (5 reti in tutto) infatti il capitano ha lasciato il segno da queste parti. E lo fa solo lontano dal Meazza perché evidenteme­nte, qualunque sia lo stadio del Cagliari, gli fa più piacere. Con quello di ieri sera sono 93 i gol complessiv­i con la maglia nerazzurra. Mario Corso si avvicina (94) e con lui anche la galleria dei primi dieci di sempre. Ma con questa andatura, 15 centri in altrettant­e giornate (come Ciro Immobile, entrambi in testa alla classifica marcatori), potrebbe iniziare a mettere nel mirino pure Ermanno Aebi (106 assoluti, tutti in campionato) o Christian Vieri (103 in Serie A, Mauro è a 86).

RINNOVO Adesso Mauro va veloce, velocissim­o. Entra nella storia dell’Inter giornata dopo giornata e va da sé che in giro di attaccanti così ce ne siano pochi. Ma quando Piero Ausilio prima della partita dice che «lui vuole l’Inter e l’Inter vuole lui» si capisce velocement­e che può nascere un matrimonio duraturo. «Purtroppo in Italia non si possono fare più di cinque anni di contratto alla volta – aveva sorriso il d.s. interista -, vorrà dire che faremo tanti rinnovi». E la clausola da 110 milioni valida solo per l’estero potrebbe essere ritoccata. Va da sé che una clausola decisament­e più elevata comportere­bbe un ritocco deciso anche per lo stipendio che al momento arriva a 5 milioni.

GODIMENTO Lui intanto pensa al campo. «Io mi faccio trovare pronto quando arriva la palla – ha commentato Mauro -. Ho fatto un’altra doppietta e va bene così. La clausola? Si parla con la società di queste cose, sapete come la penso. Non c’è nulla da dire. Una chiamata del Real Madrid? Io non rispondo, lavoro sul campo, c’è altra gente che pensa a questo». L’Inter sta lassù ancora e dopo 15 giornate è chiaro a tutti che vorrà rimanerci. «Ci godiamo una notte da primi in classifica – continua -. Stiamo lavorando bene già da un paio d’anni e ora si vedono i frutti. Gli altri devono sapere che siamo lì e facciamo pressing». A tutto campo, dentro e fuori.

WANDA La serata però non è stata affatto facile. «E’ stata una partita complicata, l’atteggiame­nto basso del primo tempo ci ha un po’ penalizzat­o e ha fatto prendere coraggio al Cagliari. Dopo il gol però siamo cresciuti e anche nella ripresa siamo sempre stati determinat­i a segnare. E’ un altro esame superato. E potevo segnarne anche tre di gol…». Ai tifosi nerazzurri arrivati fino alla Sardegna Arena va bene così. Quando è andato a esultare con loro a fine partita, è diventato un dettaglio. E Wanda, a quanto pare, lo aveva predetto visto che ha pubblicato sui social una conversazi­one tra lei e il marito in cui gli aveva predetto di arrivare «davanti». Non è chiaro se nella classifica marcatori, intanto però lui è in testa. Con l’Inter e in quella dei bomber.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy