Salah non basta al Liverpool Pallonetto-beffa e il Chelsea rimedia
L’egiziano segna e non esulta, Willian pareggia Conte soddisfatto dopo le fatiche di Champions
Nella città dei Fab Four, c’è uno splendido tenore che sta vivendo una stagione fantastica. Il decimo gol stagionale, quindicesimo complessivo, firmato da Salah, ribadisce che l’egiziano è stato il miglior colpo nel mercato estivo inglese: oltre 40 milioni di euro nelle casse della Roma, ma soldi spesi bene. Oggi il Liverpool è Salah. Più di Coutinho, ancora non al top. Più di Mané, seccato per essere partito dalla panchina. Più di Sturridge, ma qui ci vuole poco: il centravanti è stato uno dei peggiori in assoluto. Salah ha dato un dispiacere al suo vecchio club, colpevole di non avere mai creduto nelle qualità dell’egiziano. L’ex romanista si è comportato da signore, evitando di festeggiare di fronte a diversi ex compagni, anche se pare sia stata anche una forma di rispetto nei confronti delle vittime del Sinai. Non è stato un atto di ipocrisia: si è visto quando è andato a scusarsi con Hazard, dopo uno scontro di gioco, che è rimasto in buoni rapporti con l’ambiente Blue.
CONTE FELICE Il contraltare di Salah è stato il Chelsea nella sua prestazione complessiva. Non era facile affrontare la banda di Klopp, in uno stadio particolare come quello dell’Anfield, dopo una settimana pesante: undicimila chilometri di viaggio per giocare nella tana del Qarabag, il ritorno a Londra all’alba di giovedì, l’atterraggio tormentato, il riposo scarso, la trasferta di Liverpool dove freddo e vento stanno imperversando da giorni. Condizioni proibitive, eppure il Chelsea ha corso dal primo all’ultimo secondo, trovando la forza di pareggiare all’85’: segnale, questo, di un’eccellente condizione fisica. L’1-1 frena le due squadre dopo un filotto comune di quattro vittorie di fila, ma Antonio Conte accoglie il pareggio con il sorriso: «Per noi è stata una gara difficile per tutte le cose che sapete. Eravamo stanchi dopo un viaggio lunghissimo. Sono molto felice per il risultato e per la reazione della squadra. I miei giocatori non si sono rassegnati alla sconfitta e hanno mostrato un carattere gigantesco per la rabbia con la quale hanno cercato il gol dell’1-1».
IL FILM
Vero. Una splendida reazione. E, a tratti, una partita divertente. Il Liverpool in casa è un caterpillar: la carica di Klopp ha permesso ai Reds di smaltire in fretta la delusione per il 3-3 di Siviglia. Il Chelsea sta attraversando un buon momento: ha recuperato giocatori importanti e l’inserimento dei nuovi è un dato acquisito. Le cifre finali ribadiscono che è stato un corpo a corpo, una lotta infinita: 53% di possesso palla a favore del Liverpool, quasi un’inezia a questi livelli. Il film dimostra invece che è stata, per lunghi tratti, una sfida a distanza tra le due voci migliori di Liverpool e Chelsea: Salah e Hazard. L’egiziano ha creato problemi ad ogni tocco al pallone. Un tiro alto, in apertura, è stato il suo buongiorno al popolo dell’Anfield. Hazard ha risposto con uno splendido controllo e una botta in corsa che ha costretto Mignolet a salvarsi in angolo. Il belga subito dopo ha vestito i panni del suggeritore, lanciando Drinkwater verso la porta, ma il centrocampista è stato stoppato all’ultimo momento. Salah è tornato in vetrina con un assolo tra Cahill e Kanté: il rasoterra a giro ha spaventato Courtois. Un recupero straordinario di Christensen ha fermato nuovamente Salah, ispirato da Coutinho.
I GOL
L’egiziano ha trovato il gol a metà ripresa, grazie ad un cedimento del centrocampo dei Blues e ad uno svarione di Bakayoko: il francese, per la cronaca, sta diventando un caso. Oxlade-Chamberlain ha servito Salah e il tocco, sull’uscita di Courtois, è stato letale. La reazione del Chelsea è stata da squadra vera. Conte ha avviato la sarabanda dei cambi seguendo la logica: via i due peggiori, Drinkwater e Bakayoko, dentro Fabregas e Pedro. Il primo è entrato subito in partita, il secondo ha avuto qualche problema. La terza sostituzione è stata decisiva. Willian ha preso il posto di Zappacosta e al primo tocco, con un pallonetto maligno, ha bucato Mignolet.