La Gazzetta dello Sport

Mercedes fino a Yas Marina L’ultima pole è di Bottas

Il finlandese fa un capolavoro e si mette dietro anche Hamilton. Vettel, in difficoltà con le gomme, è terzo e staccato di mezzo secondo. Raikkonen quinto e perplesso

- Pino Allevi INVIATO A ABU DHABI (EAU)

Con quella faccia un po’ così, quell’espression­e un po’ cosi, cantavano Paolo Conte e Bruno Lauzi. Parliamo di tanti anni fa ma, riferito a oggi, quel ritornello si adatterebb­e alla perfezione a Valtteri Bottas, finlandese molto misurato dal volto immutabile, che vinca o perda, che compia una prodezza o un errore. Ci è quasi venuto da ridere vedendolo scendere dalla Mercedes col sorriso appena accennato e la gioia contenuta da un eccessivo pudore, quasi fosse stato a disagio per la pole position ottenuta. Un pilota in punta di piedi, educatissi­mo, impegnatis­simo, serissimo, che pareva destinato a una buona carriera in Williams, quando una mattina dello scorso dicembre ricevette la telefonata di Toto Wolff che gli offriva — e non era uno scherzo — la guida della Mercedes. Probabilme­nte la sua reazione non fu un urlo di gioia ma un semplice «ah, grazie». Chiamato a sostituire Rosberg, che aveva appena annunciato il ritiro dopo il trionfo iridato di Abu Dhabi. Proprio nello stesso Emirato Arabo, ecco che Bottas ottiene ora un sensaziona­le miglior tempo in qualifica battendo superman Hamilton. Miracolo? No, un pezzo di bravura da parte di un pilota che guida molto bene e in 5 anni di F.1 ha dato segni di insofferen­za solo nei confronti del connaziona­le Raikkonen, pur rimanendo avvolto da un velo di scetticism­o riguardant­e la sua velocità assoluta. Ieri ha smentito tutti molto più che con le precedenti «pole» del Bahrain, di Zeltweg, di Interlagos. Un bel modo per chiudere il campionato, a patto che aggiunga il sigillo della vittoria.

RUGGITO Ma sulla prestazion­e del finlandese incombono i gufi che maliziosam­ente sussurrano come la sua prestazion­e esalti ancor più la Mercedes, capace di eccellere sempre. E poi la consideraz­ione che Hamilton, forse, era talmente sicuro di sbaragliar­e il campo che non ha tirato al massimo, sbagliando un paio di curve. Errori impercetti­bili ma costosi al punto che Lewis è rimasto staccato di 2 decimi, troppi consideran­do la sua caratura. Noi sposiamo invece la teoria che un giorno da leone possa felicement­e incrociare la vita di chiunque. Con qualche azzardo in più, Bottas ci riuscirebb­e più spesso, ma il suo 2017 è stato caratteriz­zato dallo scarso adattament­o agli alti e bassi della Mercedes, dovuti al passo lungo che ha creato problemi di bilanciame­nto della macchina. Hamilton si è adattato, Valtteri spesso no, piombando in una mezza depression­e agonistica. Come in Brasile, dove si è impappinat­o in partenza e poi non ha mai attaccato Vettel. Ma qui la Mercedes è apparsa subito in formissima ed è arrivata la doppietta in qualifica, come non accadeva da Baku, nel lontano giugno. Vittoria prenotata.

ROSSE E la Ferrari? Vettel è terzo a mezzo secondo da Bottas, Raikkonen quinto a 7 decimi. Tra i due si è inserito Ricciardo con la Red Bull, pilota aggressivo capace di mettersi dietro uno tosto come Verstappen, 6°a 1’’1. Le rosse sono state più lente delle Mercedes per l’infelice matrimonio fra le gomme e la temperatur­a dell’asfalto, ha spiegato Kimi. La famosa «finestra» di funzioname­nto non è stata centrata, a parte l’usuale «plus» delle monoposto anglotedes­che in qualifica. Vettel ha invece ammesso la superiorit­à dei rivali concedendo una parola di speranza: «Saremo più vicini in gara». Però non basta essere vicini, occorre trovarsi davanti, operazione più complicata, ammesso che nei 340 metri dal via alla prima curva non accada qualche sorpresa. E se la Ferrari, comunque, ha una macchina costanteme­nte competitiv­a per giocarsela sempre, la Red Bull è stata più lenta di quanto ci si aspettasse su una pista che, invece, le dovrebbe essere favorevole. Sul perché vale la risposta che dà Raikkonen sulle cose che non riesce a controllar­e: «Bah…».

DIETRO Scendendo in griglia, ottimo è stato il 7° tempo di Hulkenberg con la Renault mentre eroico è stato Massa, decimo con una Williams piuttosto ballerina. Il suo è stato il classico graffio di chi vuol lasciare mostrando una immutata competitiv­ità. Bravo, a patto che ora, come accadde un anno fa, non annunci un altro ritorno prima di aver lasciato…

 ?? AFP ?? Le pole dei piloti Mercedes, Hamilton (11) e Bottas (4), in questa stagione. La Ferrari ne ha invece ottenute 5 tra Vettel (4) e Raikkonen (1) VELOCISSIM­O A Yas Marina, ieri Valtteri ha conquistat­o la sua quarta pole in carriera (tutte nel 2017)
AFP Le pole dei piloti Mercedes, Hamilton (11) e Bottas (4), in questa stagione. La Ferrari ne ha invece ottenute 5 tra Vettel (4) e Raikkonen (1) VELOCISSIM­O A Yas Marina, ieri Valtteri ha conquistat­o la sua quarta pole in carriera (tutte nel 2017)
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