La Gazzetta dello Sport

«L’obiettivo è solo vincere, ma non so proprio come»

S’interroga, Lapo ai box annuncia l’ingresso di Garage Italia nelle corse

- DOMENICA 26 NOVEMBRE 2017 INVIATO AD ABU DHABI

Niente prima fila. La striscia positiva che si era inaugurata a Singapore, senza per altro avere spesso concreti effetti in gara, si interrompe proprio nell’ultima qualifica dell’anno. Ma soprattutt­o Vettel, terzo e Raikkonen, addirittur­a quinto, beffato in extremis per soli 3 millesimi da Daniel Ricciardo, non hanno mai dato la sensazione di poter lottare per la pole. I numeri parlano chiaro: il tedesco, che pure riesce a limare la propria prestazion­e nell’ultimo giro lanciato, si ferma a più di mezzo secondo da Valterri Bottas e Kimi Raikkonen, addirittur­a si ferma a oltre 7 decimi. «Il giro è lungo e quindi i distacchi magari sono superiori a quelli di altre piste ma in effetti questo divario sorprende pure me — spiega Sebastian — perché dopo le libere ero convinto di potermela giocare, la macchina era ben bilanciata, ero contendo dei miei 3 giri in Q3 ma la Mercedes e in particolar­e Bottas, autore di un giro mega, sono stati superiori. In particolar­e nel secondo settore (quello con i lunghi rettifili;

PRECEDENTE Due settimane fa Seb era riuscito con una partenza super a ribaltare i rapporti di forza, costringen­do il finlandese ad inseguire. Stavolta ripetersi sarà più difficile e non solo perché di mezzo c’è pure Hamilton. «La prima curva è molto vicina, è difficile inventarsi qualcosa come in Russia e in Messico (due piste dove per la verità il ferrarista è stato sorpreso proprio dal finlandese e da Verstappen; L’obiettivo? Vincere. Ma non so come». La differenza di prestazion­i è così sottile da rendere i sorpassi ancora più ardui. Pure la strategia non aiuta (a livello di gomme, grazie a temperatur­e ragionevol­i dell’asfalto: ieri erano di 31° dopo il calar del sole), dovendosi giocare il GP con una sola sosta.

FUTURO Qualcuno gli fa notare che nel 2009 vincere qui rappresent­ò un bel viatico a quel 2010, dove proprio cogliendo il secondo successo su questa pista centrò pure il Mondiale: «Allora ci diede un grande aiuto ad affrontare l’inverno. Considero l’ultima gara importante anche se non sei più in lotta per il campionato. Serve per dare stimoli alla squadra». Pure Raikkonen confida nella partenza e giustifica la propria prestazion­e in qualifica con la difficoltà di sfruttare le gomme: «Sentivo la macchina scivolare un po’ dappertutt­o».

LAPO «Non ho portato fortuna? Sempliceme­nte la Mercedes è andata più forte», riconosce Lapo Elkann, riconoscib­ile nel paddock per la giacca giallo limone con interno rosso e disegni Ferrari. Il rampollo della famiglia Agnelli annuncia l’ingresso nelle corse con il suo Garage Italia: schiererà una 488 nel Ferrari Challenge e nella Gt in America. «Lo debbo ad Antonello Coletta (capo delle competizio­ni Gt; con il quale ho lavorato ai tempi del mio stage a Maranello. Un amico con cui la Ferrari ha vinto tutto».

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