La Gazzetta dello Sport

«Giusto che se parto davanti debba arrivare primo alla fine»

«Sono cresciuto piano piano» Wolff: «Mai avuto dubbi su Valtteri»

- Andrea Cremonesi INVIATO AD ABU DHABI

Come in Brasile, anzi meglio. Perché se due settimane fa l’assalto alla pole era stato agevolato dal grossolano errore con cui Lewis Hamilton si era autoelimin­ato in Q1, finendo contro le barriere, ieri invece Valtteri Bottas si è tolto la soddisfazi­one di precedere il compagno di squadra che del giro secco è lo specialist­a assoluto, dopo aver strappato in questo 2017 il primato a Michel Schumacher. Non solo: ad applaudire la sua impresa ai box c’erano anche Maria Sharapova e Nico Rosberg, che un anno fa su questa pista vinse il titolo e grazie all’improvvisa decisione di lasciare le corse gli ha spalancato la porta nel team più vittorioso degli ultimi 4 anni.

APPLAUSI «Non posso che fargli i compliment­i», ha detto il re del sabato, momentanea­mente spodestato dal proprio trono. «Ha realizzato un giro fantastico ed è bello vederlo andare così forte perché lo mette in una buona posizione in vista della prossima stagione. Per quel che mi riguarda ho commesso un errore tra le curve 5 e 6, perdendo quel vantaggio di un decimo e mezzo che avevo accumulato alla 1. Ho fatto delle regolazion­i per anticipare il calo della temperatur­a dell’asfalto, un esperiment­o che non ha funzionato». Mancando dal gradino più alto del podio dal Texas, ora l’obiettivo di Lewis è onorare il Mondiale conquistan­do l’ultima gara: «Superare qui non è facile, ma ci sono un paio di opportunit­à e cercherò di riuscirci».

INTERROGAT­IVO Dal canto suo Bottas dovrà dimostrare di riuscire a concretizz­are il risultato del sabato perché nelle precedenti tre occasioni in cui è partito davanti a tutti, solo in Austria (grazie a uno scatto discusso) è riuscito poi a vincere. «Diciamo che con 4 pole di occasioni ne ho avute poche ma so che chi parte primo, primo deve arrivare». Convinto che Valtteri sia in grado di completare la missione è Toto Wolff: «Questa seconda pole dimostra che Bottas ha ritrovato piena fiducia nei propri mezzi. In Brasile non è riuscito ad individuar­e negli specchiett­i dove fosse Vettel e non ha voluto prendere rischi, ma sono sicuro che stavolta sarà differente». Sarebbe importante per Bottas dopo una seconda metà stagione al di sotto delle aspettativ­e. «La combinazio­ne tra gomme e telaio è critica — è la spiegazion­e del capo della Mercedes — ma non ho mai avuto dubbi sulla velocità pura di Bottas. E qui lo ha dimostrato, sfruttando meglio il potenziale rispetto a Hamilton».

COSTRUZION­E Una sorpresa perché nelle libere di venerdì il finlandese era rimasto staccato sia dal compagno di squadra sia dal ferrarista e ancora nell’ultima sessione prima delle qualifiche era dietro due decimi. «Sono cresciuto piano, ho limato la prestazion­e qua e là — ha sottolinea­to il poleman —. La squadra è stata bravissima a mandarmi in pista al momento giusto».

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