Il trionfo di Kevin, l’altro Fischnaller Un operaio in pista: spavento per Gruber
Cugino di Dominik al primo podio: vittoria Theo sfiora un addetto: «Non mi ha disturbato»
Ha vinto Fischnaller. Ma l’altro Fischnaller, Kevin. Che di Dominik è il cugino e che come lui è cresciuto a Maranza, con lui ha condiviso i banchi di scuola, con lui ha giocato per otto anni a pallone, ma che fino a ieri sul podio non era mai salito. Da quando si è chiusa l’era Zoeggeler, Dominik è sempre stato il cavallo su cui puntare, mentre Kevin era solo l’altro Fischnaller. Invece ieri, a Winterberg (Ger), il 24enne dell’Esercito ha rotto il ghiaccio in una gara segnata dalla neve e da una pista che diventava via via più lenta. Nella prima manche ha sfruttato il pettorale basso, ma nella seconda è stato bravo a resistere alla rimonta di Felix Loch, conservando 67 millesimi di margine mentre il ghiaccio, sotto i pattini, si scioglieva.
MIGLIORATO «È stata la prima vittoria, ma credo che ce ne saranno altre — commenta Kurt Brugger, uno dei tecnici azzurri —. Kevin in pista era già bravo ma quest’estate ha migliorato la partenza. Negli allenamenti a inizio stagione era spesso davanti a suo cugino, anche in Sud Corea». «Nella prima manche sono stato fortunato per il pettorale — racconta Kevin Fischnaller —, nella seconda sono stato bravo, molto veloce nonostante la neve e la visibilità peggiore rispetto agli avversari. Sì, quest’estate ho aumentato il lavoro specifico sulle partenze, a Maranza abbiamo una nuova sala pesi, a 200 metri da casa mia». Kevin è il ragazzo di Andrea Voetter, sesta a Igls ma assente a Winterberg perché impegnata a Napoli con l’Esercito. «Mi ha chiamato, ha visto la gara da casa, era commossa» racconta Kevin. «Dominik? Era strafelice, io e lui siamo praticamente fratelli».
SPAVENTO IN PISTA Paura per Theo Gruber: secondo dopo la prima discesa, dopo 10” della seconda manche si è trovato in pista un addetto alla pulizia dei profili di ghiaccio. «Non mi ha infastidito — racconta —, non credo di aver perso tempo. Ci ho pensato fino alla curva successiva, poi basta. Succede spesso che gli addetti rimangano in pista anche dopo il “pista libera” dello speaker». «Avremmo potuto fare ricorso per farlo scendere di nuovo — spiega Brugger —, ma abbiamo evitato perché sarebbe passata un’altra mezz’ora e la pista stava peggiorando». Oggi dalle 11.30 (dir. Eurosport 2) le donne. Al via ci sarà solo Sandra Robatscher; Nina Zoeggeler è a Koenigssee con il gruppo giovani. Dalle 14.05 le sprint.