La Gazzetta dello Sport

ICARDI UN-DUE E RE

Sorpassa il Napoli e va sul trono del gol

- BIANCHI, BREGA, PUGLIESE, MALFITANO, MEROI, G. MONTI, SCHIANCHI,VELLUZZI

Soffre, gioca, vince: notte in vetta per la squadra di Spalletti. Maurito: «Lo scudetto? Gli altri ora sanno che siamo lì». Insigne a Udine deve rispondere

Ci sono molti modi di vincere. E il bello dell’Inter è che li conosce quasi tutti. Dando spettacolo, o mostrando un’impression­ante prova di forza, fisica e mentale. Con abilità o con cinismo. E spesso accompagna­ta dalla fortuna, che non può mancare nella stagioni felici. A Cagliari l’Inter sceglie la versione solidità e chirurgia: soffriamo, cerchiamo di rischiare il meno possibile, facciamo sfogare l’avversario e poi quando è possibile veniamo fuori e proviamo a colpire alla prima buona occasione. In questa versione è indispensa­bile avere il rapace. E l’Inter ce l’ha, eccome se ce l’ha. Falco Icardi non conosce tutti i modi di segnare, ma tanti sì. E in quelli che utilizza è implacabil­e. Così l’Inter va e riassapora il primo posto per una notte con la prospettiv­a di sogni bellissimi. Un avvio del genere (imbattuta dopo 14 giornate) gli è capitato solo tre volte nella vita. Nelle due precedenti ha vinto lo scudetto. Sono segnali importanti.

PRESSING E MOSSE Eppure questa volta sembrava davvero più dura del previsto. Il Cagliari è partito come se lo inseguisse qualcuno. Ritmo da Premier e pressing alto condito pure da una certa precisione, data da un Barella sempre più bravo a autorevole, e Cigarini. Il recupero palla e i lanci in verticale per Pavoletti erano le mosse a cui si è affidato Lopez. E il tutto funzionava bene. Vista raramente l’Inter così in difficoltà: faceva una fatica immane a uscire palla al piede e costruire uno straccio di manovra. E al minuto 16 ha dovuto ricorrere a San Samir per non andare in svantaggio sulla grande azione del Cagliari Cigarini-FaragòPavo­letti. Bravissimo Handanovic a fermare il piattone da due passi di Pavoletti, ma l’attaccante poteva anche tirare meglio. Dopo il brividone, Spalletti ha deciso che doveva cambiare qualcosa e si è messo quasi a specchio, come faceva con la Roma. Un 3-5-1-1, anzi un 3 e mezzo-5-1-1 con Perisic e Borja Valero che si alternavan­o dietro a Icardi e Santon che si sdoppiava tra difesa e centrocamp­o a secondo della fase di possesso o no. Così l’Inter ha preso un po’ campo e sofferto meno le incursione di Pavoletti

un po’ per il cambio tattico e un po’ per il calo di ritmo del Cagliari che non poteva continuare così. Ed è stato chirurgico a passare in vantaggio nell’unico tiro di tutto il primo round. Bravo Candreva nel cross, fortunato Perisic a far arrivare la palla a falco Icardi. Maurito segna a ripetizion­e, con l’Inter è arrivato a 15 su 28 totali della squadra, siamo al 54%. Quando viene a Cagliari invece la firma ce lamette sempre: mai a secco in 4 trasferte sull’isola. Siamo al 100%. Non gli faranno un monumento da queste parti.

CAMBIA LA MUSICA

Comunque Icardi non ha demoralizz­ato il Cagliari, che è stato bravo a spingere e provarci fino a quasi in fondo. Con Lopez è sulla buona strada, come dimostrano le due vittorie consecutiv­e prima di ieri. Ma lo spartito della gara dopo l’intervallo gli è cambiato sotto i piedi in un attimo. Spalletti, che aveva riportato l’Inter al sistema iniziale, il 4-2-3-1, ha dovuto cambiare un Vecino (in serata poco brillante) per un risentimen­to. Guarda un po’, è entrato Brozovic che dopo due minuti, ben servito da un ottimo Candreva che ormai aveva sfinito Padoin, ha fatto gol alla seconda palla toccata. Un colpo al morale della banda Lopez che ci ha messo un pochino a riprenders­i ma, spinta da Barella e Faragò sul centro destra, ha trovato il modo di riportarsi sotto con il gran gol al volo di Pavoletti servito a puntino da, appunto, Faragò. L’Illusione però è durata poco perché l’Inter era abbastanza in controllo della gara, concedeva qualcosa a centrocamp­o ma sulle fasce dava sempre l’impression­e di poter far male.

COLPO DI GRAZIA

E quando si avvicinava il tramonto della sfida, il falco Maurito ha colpito ancora su una palla vagante respinta male da Rafael disturbato da Perisic. Difatti Pairetto ha voluto rivedere l’azione con la Var, prima di convalidar­lo. La vera convalida è questa Inter sempre più sicura di sé, anche quando trova una squadra che la mette davvero in difficoltà. Nel primo round ha concesso al Cagliari 10 tiri, non ne aveva mai subiti così tanti in questo campionato nei primi 45 minuti. Di contro, ha tirato 4 volte in porta e ha segnato 3 gol. Più chirurgici di così si muore. E al di là dei tanti metodi che ha per vincere, con un Icardi così parte già in vantaggio. La squadra di giganti, che può soffrire ma mai tremare, fa il resto. I sogni sono leciti.

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REUTERS MAURITO/1 Candreva cross, Perisic sponda, Icardi 0-1
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ANSA PAVOLOSO Il Cagliari riapre il match: ecco Pavoletti, 1-2
 ?? REUTERS ?? EPIC BROZO Entra il croato: Inter 2-0
REUTERS EPIC BROZO Entra il croato: Inter 2-0
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REUTERS MAURITO/2 Icardi chiude con un destro forte e preciso
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GETTY LA SENTENZA DELLA VAR Nessun fallo di Perisic nell’1-3: l’Inter sorride

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