La Gazzetta dello Sport

DiFra chiama: c’è il black friday all’Olimpico

Spal e Qarabag passaggi decisivi. E per venerdì prezzi più bassi su spinta del tecnico

- Davide Stoppini ROMA

Mai come adesso: dicembre, primo bivio della stagione. Mai come adesso Eusebio Di Francesco chiede risposte alla Roma: tutto in cinque giorni, due treni per salire su e continuare la corsa, poi per quale traguardo si vedrà. Spal e Qarabag valgono tutto. Vale, la partita di venerdì, la possibilit­à di restare agganciati allo scudetto, di accorciare su almeno una tra Napoli e Juventus, di ridimensio­nare – perché cancellare è impossibil­e – il passo falso di Genova. E martedì, ancora Olimpico, altro esame senza paracadute: c’è un percorso da completare in Champions League, altrimenti vallo poi a raccontare che hai battuto il Chelsea, fermato l’Atletico Madrid in casa e ammaliato lo Stamford Bridge. Senza qualificaz­ione agli ottavi, vorrebbe dire rivedere al ribasso il bilancio dei primi quattro mesi di stagione.

LA CHIAMATA Oggi è positivo, se lo sarà pure martedì notte dipende da Spal e Qarabag. In queste due partite c’è in palio tanto: è il pensiero che Di Francesco ha ribadito in queste ore a Trigoria, alla squadra. Non che non fosse già abbastanza chiaro il concetto, ma in fondo è un po’ come quelle ovvie raccomanda­zioni che un papà fa al figlio: male non fa ricordare. Male non farebbe, ad esempio, un Olimpico che a far da spinta alla macchina Roma. E così la società, per venerdì, ha raccolto l’esigenza del tecnico e pensato a un’iniziativa che richiami allo stadio gli studenti: per loro biglietti di Distinti Sud e Nord a 10 euro, gratis tutti gli Under 14 in Tevere. Promozione che è servita almeno a scongiurar­e il grande freddo ambientale, oltre che climatico: 9 mila biglietti venduti, vuol dire già raggiunta quota 30 mila spettatori. Siamo sotto la media stagionale, sopra al minimo sindacale. Un po’ più su, invece, si andrà martedì col Qarabag: staccati 11 mila tagliandi, uniti ai 16 mila abbonati d’Europa vuole dire 27 mila spettatori garantiti. La Roma vuole almeno quota 40 mila.

VERSO LA JUVE Aspettando lo stadio che verrà – per Tor di Valle sono ore decisive per la chiusura positiva della Conferenza dei servizi e il definitivo via libera –, la Roma si appoggia all’Olimpico e allunga uno sguardo sul calendario. Dopo la Spal il campionato propone Chievo e Cagliari prima della Juventus. Il piano è chiaro: Di Francesco vuole arrivare a Torino a giocarsi lo scontro diretto quantomeno appaiato in classifica ad Allegri, a prescinder­e dal recupero da giocare con la Sampdoria. Serve un percorso netto per riuscirci. Ecco perché dicembre è un mese chiave. Ecco perché Di Francesco a Trigoria ha fatto di tutto, negli ultimi due giorni, per mettere da parte le polemiche relative al caso De Rossi. Non c’è tempo per guardarsi indietro. «Il campionato è lungo, lo vincerà non chi non sbaglierà, ma chi sbaglierà di meno», dice il tecnico. E allora sotto con il primo bivio.

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GETTY Eusebio Di Francesco, 48 anni, tecnico della Roma

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