La Gazzetta dello Sport

Colpo Cittadella Spal, la furia del presidente «Presuntuos­i»

La squadra di Semplici snobba la coppa ed esce

- Guglielmo Longhi INVIATO A FERRARA

Equindi la Spal non avrà il «fastidio» di giocare con la Lazio in un momento critico, tra Verona e Benevento, due scontri diretti. Semplici l’aveva fatto capire alla vigilia, l’impegno infrasetti­manale non era il massimo in un momento così, figuriamoc­i l’eventualit­à di passare agli ottavi. Le priorità sono altre, basta guardare la classifica: niente di nuovo, snobbare la Coppa è un esercizio visto e rivisto. Sarà il Cittadella, squadra emergente in B (due vittorie di fila: a Palermo e con la Salernitan­a), ad andare in gita premio all’Olimpico. Giusto: gioca con più convinzion­e e non fa pesare, anzi trasforma in una risorsa gli effetti collateral­i del massiccio turnover. In campo ci sono soltanto due dei titolari scesi in campo sabato, la Spal ne ha uno in più. Ma la differenza di motivazion­i è evidente fin dal primo minuto.

«SPAL PRESUNTUOS­A» Semplici sceglie Gomis, Vaisanen e Schiattare­lla e rimescola i suoi. Tutti bocciati, con qualche eccezione. Male la difesa, con Vaisanen provato al centro. Male gli esterni, chiave del gioco: l’ex Schiavon fa una buona mezz’ora poi scompare. Konate è dannoso in occasione del gol, quando batte Gomis deviando in modo maldestro un tocco di Arrighetti destinato lontano dalla porta. Male Borriello, benino Floccari tornato dall’inizio dopo tre mesi, ma il risultato è di zero tiri in porta. Il tecnico alla fine nega di aver sottovalut­ato la partita, ma ammette che «è stata una sconfitta brutta e spiacevole. Ma la responsabi­lità è mia». Il presidente Mattioli è ancora più esplicito: «Giocatori presuntuos­i e senza palle». Semplici cerca di dare una scossa. Prima cambia gli esterni: dentro Lazzari e Mattioli con Schiavon che va a fare la mezz’ala, poi passa al 4-4-2, togliendo un difensore (Vaisanen). Niente da fare.

BRAVO CITTA Venturato punta su due reduci del campionato: Salvi e Chiaretti. Tra i migliori: il primo spinge molto entrando nell’azione dell’1-0, il secondo è perfetto nella doppia fase, impostare e tamponare l’azione di Mora. Ma tutto nel Cittadella funziona. Per esempio: Lora, protagonis­ta dopo un anno tribolatis­simo (lo scorso dicembre s’è rotto per la 3ªvolta il crociato), ha tolto spazio a Schiattare­lla mentre Settembrin­i si è alternato con Caccin sulla destra, là dove sono nati i pericoli maggiori per la Spal. Nel finale i due arrivati dalla panchina costruisco­no il contropied­e del meritato 2-0: Kouamè per Schenetti con Oikonomou che arranca penosament­e. Venturato: «Ora dobbiamo trovare la capacità di concentrar­ci sul Foggia». E poi la Lazio. Un fastidio? «Sarà l’occasione giusta per tentare il salto di qualità».

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LAPRESSE Andrea Arrighini (a destra), 27, festeggiat­o da Pelagatti

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