La Gazzetta dello Sport

In Lega regna il caos E il Coni taglia 3 milioni

Oggi di nuovo assemblea sulle nomine, molti club scettici sul n.1 della Consob. Probabile un altro rinvio

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1

Ipiù illuminati, pochi per la verità, sperano che il film di oggi non sia un remake di quello andato in scena lunedì, quando l’assemblea – per tempistich­e, modus operandi, toni – si è trasfigura­ta più e più volte in una di quelle ineffabili riunioni condominia­li. Sarebbe già un successo per una Lega che vorrebbe dotarsi di una nuova governance, autorevole e managerial­e, ma che continua a volgere lo sguardo al passato. Fatto sta che oggi (ore 10.30), nell’assemblea tenuta aperta per il rinnovo delle cariche, si prevede un clima fosco che dovrebbe portare all’ennesima fumata nera. Quello che nella serata di lunedì sembrava il nome in grado di avallare il compromess­o, cioè il presidente in uscita della Consob Giuseppe Vegas, nella giornata di ieri è a poco a poco evaporato.

DISACCORDO Il partito degli scettici è cresciuto di ora in ora attorno al blocco delle dieci cosiddette «riformiste»: l’a.d. di una di loro, Claudio Fenucci, aveva provato a fare da mediatore pescandolo dal mazzo proposto da Claudio Lotito come la carta più spendibile (bocciate le alternativ­e Marchetti e Squitieri), tanto da incontrarl­o nella serata di lunedì al Gallia assieme al presidente del Genoa Enrico Preziosi. Ma quell’idea ieri è naufragata sotto i colpi delle varie Inter, Roma, Napoli, Fiorentina, Torino, Sampdoria, eccetera, con la Juve defilata ma nemmeno convinta. Fatto sta che oggi ci sarà un blocco consistent­e, qualcuno parla addirittur­a di 12 club (con la Spal, per esempio), a sbarrare la strada alla presidenza di Vegas (servono 14 voti), un po’ per la procedura adottata («la commission­e non è stata messa nelle condizioni di lavorare», si lamenta un membro), un po’ per le perplessit­à legate ai suoi trascorsi politici e al fatto che non abbia competenze specifiche sul calcio.

PERPLESSIT­À

In quel fronte c’è chi, pur riconoscen­do lo standing istituzion­ale, ha anche sottolinea­to incroci passati con Lotito (a partire dalla rateizzazi­one del debito della Lazio) e imbarazzi derivanti dal lavoro della commission­e d’inchiesta sulle banche. Insomma, tutti questi segnali inducono a ritenere che la candidatur­a di Vegas sia sul punto di bruciare (se non è già bruciata definitiva­mente). E pensare che ieri mattina lo stesso Vegas aveva parlato del ventilato passaggio dalla Consob (il suo mandato scade il 15 dicembre) alla Lega Serie A: «Se è per fare qualcosa di buono uno è sempre disponibil­e. Il calcio è un asset fondamenta­le per il Paese». Il fronte dei lotitiani accusa il colpo e allude a interferen­ze sempre più pesanti della politica e del Coni. Insomma, gira e rigira, si torna a parlare di commissari­amento della Federazion­e, che lunedì era stato scongiurat­o in coro dai presidenti di Serie A. Commissari­amento che il Coni vorrebbe fare scattare se alla scadenza dell’11 dicembre (quando cesserà il lavoro del commissari­o Tavecchio) la Lega non avrà provveduto a ripristina­re i suoi organi.

PROSPETTIV­E Chi oggi non è d’accordo su Vegas nega di ammiccare al commissari­amento e spiega che ci sono ancora due settimane di tempo per fare le

nomine, magari introducen­do un processo selettivo meno estemporan­eo. Vedremo. Di certo, se salta il candidato presidenzi­ale del fronte lotitiano verrà congelata la nomina dell’amministra­tore delegato, nonostante l’investitur­a di fatto a favore di Sami Kahale (ex Procter & Gamble), con Luigi De Siervo a ruota. Qualche club suggerisce una soluzione temporanea e di garanzia per il presidente (il vice commissari­o Paolo Nicoletti o il presidente dei revisori Ezio Maria Simonelli) ma non ci sono consensi a sufficienz­a. Si va, quindi, verso un rinvio.

Lunedì sera pareva esserci un accordo di massima sul candidato a presidente Ieri il partito dei contrari si è ingrossato. La Serie A ha tempo fino all’11 dicembre

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GETTY Carlo Tavecchio, 74 anni, n.1 Figc uscente e commissari­o Lega

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