La Gazzetta dello Sport

COPPA DEI PICCOLI BRAVO PORDENONE TI MERITI L’INTER

Maza e Bassoli eliminano i rossoblù Ora la sfida all’Inter

- Mario Frongia CAGLIARI

La squadra di serie C vince a Cagliari e giocherà a San Siro. Il Cittadella (B) batte la Spal. La Sampdoria fa fuori il Pescara

Il pass per San Siro, utile per gli ottavi di Tim Cup, lo stacca il Pordenone. Alla Sardegna Arena il Cagliari perde 2-1, saluta la Coppa, si imbatte nei fischi dei tifosi dopo 93’ di calcio opaco. Dopo aver ceduto all’Inter a testa alta, il k.o. con la squadra di Colucci, due categorie sotto ma animo guerriglie­ro e buona organizzaz­ione, è una pagina da dimenticar­e in fretta in vista del faccia a faccia di domenica a Bologna. «Abbiamo perso tutti, chiedo scusa ai tifosi. Chi ha giocato meritava di giocare. Ma sia chiaro, senza grinta e determinaz­ione perdiamo da chiunque», le parole di Lopez. Il presidente Tommaso Giulini in un tweet ha espresso il suo pensiero: «Bisogna solo chiedere scusa ai nostri tifosi. Voltiamo pagina e torniamo subito a onorare la maglia». Dall’altra parte l’ex giocatore rossoblù Leonardo Colucci trova la battutona: «I miei ragazzi giocano tutti a fantacalci­o e conoscevan­o i giocatori del Cagliari meglio di me».

PASSO INDIETRO In breve, in un pomeriggio in cui più di Cossu, Farias e Joao Pedro brilla l’ex rossoblù Burrai, il Cagliari deve rimettere assieme i cocci e piuttosto in fretta. Se il Pordenone merita di vincere («MiHanno fatto un’ottima partita, mi dispiace non aver giocato all’altezza», aggiunge Lopez), Farias e soci mostrano tempi di gioco prevedibil­i. Il destro vincente di Maza da 25 metri sotto la traversa, su palla persa da Joao Pedro con Crosta posizionat­o male, fotografa una squadra che ha preso sottogamba l’incontro. Lopez lascia a riposo Ceppitelli, Rafael, Padoin, Cigarini, Pavoletti e Barella. Ma alla Sardegna Arena mugugnano in 5 mila. A tradire il tecnico è l’approccio dei suoi. Velocità del giro palla al rallenty, fiacchi movimenti in avanti . Sul taccuino, una girata alta di testa di Capuano, tiri rimpallati o fuori di Joao Pedro, Melchiorri e Cossu, piazzato in regia. Il pari di Dessena, assist di Farias, è un’illusione. Il Pordenone va a memoria e riparte.

SORPASSO Nella ripresa sono gli ospiti a pressare. Lopez inserisce Giannetti per JP10. La solfa non cambia. Il gol partita nasce da un corner di Burrai che trova Bassoli, completame­nte libero di colpire di testa. Il 2-1 tramortisc­e il Cagliari. Deiola subentra a Capuano. Ma è Maza a sfiorare il 3-1 dal limite. Ci prova Farias, non va. E Piscopo annulla per off side una girata in rete di Deiola. Il forcing non si concretizz­a, Perilli anticipa Giannetti e Nunzella, in ripartenza, mette i brividi al Cagliari. La squadra esce tra i fischi, Lopez e capitan Dessena non gradiscono. Colucci gongola e mostra fair play: «Forza Cagliari sempre. Ce ne andiamo a San Siro, stadio che molti dei ragazzi hanno visto in foto. Ora testa al campionato ma c’è la soddisfazi­one di aver fatto una cosa grande».

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CHE IMPRESA Festa del Pordenone a Cagliari. Il patron dei rossoblù, Giulini, dopo il 2-1 in casa, ha chiesto scusa ai tifosi
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LAPRESSE Il gol vittoria del difensore Alessandro Bassoli, 27

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