Lorenzo vuole strafare Terzo gol spazza-Juve alla sessantesima di fila
1Napoletano doc, sente la gara più di altri. Un anno fa il cambio con diverbio a Torino, oggi colonna di Sarri: stasera l’apoteosi?
C’è sempre qualcosa a rendere particolare le vigilie di Lorenzo Insigne, al di là dell’avversario. Stavolta, i numeri ricordano che, stasera, l’attaccante del Napoli giocherà la sessantesima partita consecutiva. Un dato significativo, che rende ancora meglio quanto sia determinante il suo apporto in questa squadra. L’ultima panchina l’aveva patita a Crotone, alla nona giornata dello scorso campionato, quando Maurizio Sarri sperimentò per l’ultima volta Manolo Gabbiadini al centro dell’attacco, con Callejon e Mertens sugli esterni. Un tentativo, per trovare il modo migliore per sostituire l’infortunato Milik, peraltro, non riuscito. Con la trasferta di Crotone l’allenatore chiuse la fase sperimentale e, dalla partita successiva, contro l’Empoli, al San Paolo, testò il tridente che, poi, non avrebbe più rimosso. E, dunque, da fine ottobre dell’anno scorso che Lorenzo Insigne non ha più saltato una partita, magari è stato richiamato in panchina anzitempo, ma sempre a risultato acquisito.
DUE GOL La Juventus è il suo tormento. Da napoletano, Lorenzo sente particolarmente questa sfida che potrebbe significare tanto. Da ragazzino l’ha vissuto da tifoso, sulle gradinate dello stadio, in compagnia del papà e dei suoi due fratelli, sognando di poterla vivere da protagonista, un giorno. Ciò che, poi, è avvenuto. Lorenzo ha già segnato due reti ai bianconeri ma, stasera, tutto potrebbe avere un suggestione diversa. Il Napoli è in testa alla classifica, con 4 punti di vantaggio sui campioni d’Italia. Un eventuale successo potrebbe allontanare ancora di più dal primo posto l’avversario di sempre, quello ritenuto più pericoloso in questa corsa verso lo scudetto.
INSOSTITUIBILE Lavorandoci tutti i giorni, Maurizio Sarri s’è innamorato delle qualità di questo ragazzo. Con i suoi insegnamenti è riuscito a miglioralo sia sul piano tecnico sia su quello caratteriale. Un rapporto che s’è rafforzato poco più di un anno fa, proprio contro la Juventus, all’Allianz Stadium, dopo l’alterco avvenuto tra i due in occasione della sostituzione dello stesso Insigne. «Perché togli me, sto facendo tutto io», gli disse il giocatore. Nel dopo partita arrivò la risposta stizzita dell’allenatore: «Quando viene sostituito, Insigne deve soltanto stare zitto». Un momento di tensione, rientrato in brevissimo tempo. Da quel giorno, Insigne ne ha accettato tutte le decisioni senza più polemizzare.
COMPLIMENTI D’altra parte, Sarri stravede per lui e invitato a dare un parere sull’esclusione dell’attaccante dalla gara di Milano, contro la Svezia, nel playoff qualificazione, il tecnico fu categorico: «Nella mia squadra uno con le qualità tecniche di Lorenzo giocherà sempre, non ne potrei fare a meno». Una stima che l’allenatore gli ribadisce continuamente, in privato, ma anche nelle interviste così com’è avvenuto dopo la strepitosa vittoria contro lo Shakhtar nella notte di Champions League, con Insigne protagonista assoluto. «Ormai, Lorenzo è un giocatore di livello internazionale». Una considerazione, la sua, che è stata condivisa dalla critica: Lorenzo è considerato il miglior talento del nostro calcio, il campione intorno al quale dovrà essere rifondata la Nazionale che verrà.
NON POTREI FARE A MENO DELLE QUALITÀ TECNICHE DI LORENZO MAURIZIO SARRI ALLENATORE DEL NAPOLI INSIGNE SOSTITUITO? QUANDO SUCCEDE DEVE STAR ZITTO ORMAI LORENZO E’ DIVENTATO DI LIVELLO INTERNAZIONALE MAURIZIO SARRI SULL’IMPORTANZA DI INSIGNE