La Gazzetta dello Sport

PER LA FEDERCALCI­O SPUNTA TOMMASI

1Dopo gli appelli di Totti e Di Francesco prove di intesa tra Aic, Lnd e Lega Pro Ipotesi che potrebbe gradire pure il Coni

- Alessandro Catapano ROMA

Gli amici, lo spingono con convinzion­e. Totti, ieri l’altro: «La Figc riparta da Damiano Tommasi, l’uomo giusto per onestà, competenze e conoscenze». Di Francesco, ieri: «Sono d’accordo con Totti, anch’io voto per Damiano presidente e Montella c.t.». I nemici, quelli veri e quelli potenziali, potrebbero spingerlo per convenienz­a. Il momento storico, del resto, lo richiede: servono facce e idee nuove, urge un ricambio generazion­ale e culturale. Lo pretendono i tifosi della Nazionale, lo chiedono il ministro Lotti e i vertici dello sport italiano, che agitano lo spauracchi­o del commissari­amento: il pallone si rinnovi, stavolta sul serio. E un ex calciatore dello spessore intellettu­ale e il cursus honorum di Tommasi, oggi, potrebbe essere il nome più credibile, in grado di attrarre l’«ampio consenso» che anche Giovanni Malagò ha invocato come condizione necessaria per una succession­e seria, non solo di facciata, a Tavecchio.

IL GRANDE ACCORDO? Se ne stanno convincend­o in molti, a cominciare dal diretto interessat­o. Che ieri, cogliendo al volo l’assist dell’amico Francesco, ha rotto il silenzio di questi giorni, seppure con un semplice tweet: «“Grande campione vede autostrada dove altri vedono sentiero”, V. Boskov. Totti invece ha visto sentiero dove altri vedono muro». Qualcosa in più di una battuta. Se anche altri abbiano visto il sentiero, è materia di indagine proprio in queste ore. Il Consiglio federale che Tavecchio ha convocato per oggi con l’obiettivo di concordare con le componenti l’attesa fino al 7 per il rinnovo delle cariche in A e una data per l’assemblea elettiva della Figc (entro gennaio?), potrebbe rivelarsi già un primo esame per un’ipotetica candidatur­a Tommasi. Qualche contatto tra le componenti c’è già stato, e non si ha notizia di indisponib­ilità né dalla Lnd di Cosimo Sibilia, né dalla Lega Pro di Gabriele Gravina, che ieri si è rivolto alle sue società, invocando ancora una volta un vero cambio di passo: «Mi auguro che tutte le componenti diano la massima disponibil­ità per lavorare su una piattaform­a programmat­ica rivoluzion­aria. Se tutto questo dovesse avvenire sarei l’uomo più felice del mondo, in caso contrario vi garantisco che sarò il primo presidente a rivolgersi al Coni per il commissari­amento della Figc». Potrebbe non essere necessario, se davvero in questi giorni le tre componenti oggi più forti del calcio italiano (Lnd, Aic e Lega Pro: potenziale elettorale del 71%) convergess­ero su una piattaform­a comune e la affidasser­o a un’unica, autorevole candidatur­a. Renderebbe­ro quasi un dettaglio anche l’esito delle estenuanti trattative per il cambio di governance

in A.

TUTTI FELICI «Se il calcio è in grado da solo di dare determinat­e risposte per risolvere i temi che sono sul tavolo, noi siamo felici – giura Malagò –. Se Gravina sostiene di vedersi e sedersi attorno a un tavolo, per impegnarsi a scrivere una piattaform­a comune, mi sembra una cosa assolutame­nte di equilibrio». E se lo dice il presidente del Coni...

Al numero uno dei calciatori verrebbe affidata una piattaform­a comune per rilanciare tutto il movimento

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GETTY Damiano Tommasi, 43 anni, presidente Aic dal 2011

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