I diritti tv e quei bonifici a Galliani La difesa: «Errore e diffamazione»
A.d. dei rossoneri tirato in ballo dalla Stampa per dei versamenti sospetti
L’inchiesta della Procura di Milano è quella sulla compravendita dei diritti tv della Serie A in Italia e all’estero e sull’attività dell’advisor Infront. Al suo interno una vicenda, rivelata ieri dal quotidiano La Stampa, coinvolgerebbe l’ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, che non è indagato ed è finito all’interno di alcune intercettazioni. I fatti: due versamenti partiti da Andrea Francesco Silva sono stati rintracciati su un paio di conti esteri di Malika El Hazzazi, ex compagna di Galliani. Per gli investigatori il vero beneficiario della somma, due tranche da 25mila euro risalenti al dicembre 2016, sarebbe stato l’ex dirigente milanista. Che in un’intercettazione, al telefono con l’allora compagna, dice: «Senti signora, un tuo amante straniero ha fatto una roba venerdì da 25, verifica quando arriva e cosa arriva, avvisa chi di dovere… sono molto geloso». Nell’inchiesta i magistrati sono arrivati a ipotizzare un’associazione a delinquere fin dal 2009: la Procura aveva chiesto l’arresto dei manager di Infront Marco Bogarelli e Giuseppe Ciocchetti e dell’imprenditore Riccardo Silva, ex presidente di MP & Silva, ma la prima bocciatura era arrivata dal Gip di Milano, Manuela Accurso Tagano, ed era stata poi confermata