La Gazzetta dello Sport

United, uno show De Gea, un gigante L’Arsenal a terra

1Doppietta di Lingard, miracoli del portiere Pogba espulso

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Una consideraz­ione mette tutti d’accordo: ArsenalMan­chester United è stata una sfida bellissima. Sul resto, segue dibattito, come nei cineforum degli anni Settanta. L’Arsenal ha scagliato 33 tiri contro la porta dei Red Devils ed è un numero eloquente: una conclusion­e ogni tre minuti, consideran­do gli 8’ totali di recupero. Ti chiedi allora perché abbia segnato solo un gol e qui arriva una risposta sulla quale nessuno può obiettare: David De Gea è stato fenomenale. Il 9 in pagella è il giusto riconoscim­ento per quattro parate capolavoro, su tutte il colpo di reni per scongiurar­e l’autorete di Lukaku. L’Arsenal può anche lamentare la mancata concession­e di un rigore nel finale, quando Darmian ha steso Welbeck: un eventuale 2-3 avrebbe potuto dare ai Gunners lo sprint decisivo per completare la rimonta. Ma l’Arsenal deve prendersel­a soprattutt­o con se stesso: gli errori commessi da Koscielny e Mustafi hanno permesso allo United di ritrovarsi sul 2-0 dopo 11’. Regalare un vantaggio simile a José Mourinho è imperdonab­ile: significa portare il match nel suo territorio preferito. Lo United ha avuto la forza di reggere l’urto dei Gunners dopo l’espulsione di Pogba, al 74’: ecco le ragioni per cui nessuno può accusare Mourinho, anche di fronte ai numeri complessiv­i, di aver commesso un furto.

POGBA ADDIO DERBY Il cartellino rosso a Paul Pogba, punito per aver calpestato Bellerin, ha già aperto il tormentone. Il francese ha infatti accolto con applausi ironici la decisione di Marriner e questo potrebbe aggravare la sua posizione disciplina­re, ma il vero problema è un altro: l’ex giocatore della Juventus salterà il derby del 10 dicembre, match che rappresent­a un’occasione unica per lo United per avvicinars­i al City di Guardiola. La perdita di Pogba è una legnata durissima, ma c’è da scommetter­e che Mourinho riuscirà a caricare la sua banda a pallettoni.

AVVIO De Gea e Lingard sono in questo momento le pedine alle quali aggrappars­i. Il numero 14 è diventato l’incursore dello United. Mourinho lo ha collocato alle spalle di Lukaku e Martial, con il compito preciso di avviare il pressing. L’1-0 di Valencia, servito da Pogba, ha portato avanti lo United e poco dopo un peccato di leggerezza di Mustafi ha consentito a Lukaku di lanciare Martial. Il francese ha inventato un assist da applausi e Lingard non ha avuto pietà. Un’occasione mancata da parte di Lacazette ha aperto il fuoco dei Gunners. Young ha respinto sulla linea una punizione di Ozil, poi è salito sul palcosceni­co De Gea, straordina­rio sul tiro da un metro di Lacazette: pallone spedito contro la traversa. Il portiere spagnolo ha parato tutto: una stilettata di Bellerin, un assalto di Kolasinac, fino al capolavoro sul tocco di Lukaku.

EPILOGO Il gol in apertura di ripresa dell’Arsenal ha riaperto le danze. Sanchez ha scavalcato la linea difensiva dello United, Rojo ha tenuto in gioco Ramsey: il gallese, invece di calciare, ha toccato al volo indietro per Lacazette che ha superato De Gea. I Gunners si sono gettati all’attacco pancia a terra. Nel primo contropied­e, i Red Devils hanno colpito il palo con Lingard, grazie anche ad una deviazione decisiva di Cech. Nel secondo, Pogba ha illuminato Lingard ed è arrivato il 3-1. De Gea è tornato protagonis­ta con una doppia parata su Lacazette e Sanchez, poi ad un quarto d’ora dalla fine l’espulsione di Pogba ha dato un sussulto al finale. Il rigore negato ai Gunners ha chiuso ogni speranza.

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GETTY David De Gea, 27 anni, portiere del Manchester United

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