La Gazzetta dello Sport

INSIEME ABBIAMO FATTO SCOPPIARE IL FINIMONDO

-

Mi ha un po’ sorpreso, Filo mi aveva detto che se non fosse riuscito a fare il tempo per gli Europei probabilme­nte avrebbe smesso di nuotare. Però sono cose che si dicono. Anche io da 12 anni dico che è la mia ultima Olimpiade ma poi invece... Se si è sentito di farlo, per lui come uomo è giusto così. Ho pianto dieci minuti. E’ stato un momento molto commovente, forse anche perché siamo vicini come età e lo capisco. Siamo entrati in nazionale insieme, nello stesso anno, il 2003, e il percorso è sempre stato lo stesso. Gli anni passano, si cambia, la vita cambia. Nel nuoto Filippo è stato tra i più grandi, un nuotatore capace di vincere 2 volte ai Mondiali i 100 sl — stiamo parlando dei 100 sl — la gara che puoi perdere per un centesimo.

Stare accanto a lui ha significat­o stare sempre in prima pagina: dal punto di vista privato e da quello pubblico. Noi l’abbiamo vissuto sin dai Mondiali di Shanghai 2011, in Italia abbiamo fatto scoppiare il finimondo. Sì, siamo stati una coppia da copertina: perché si creava sempre molto interesse intorno a noi. Dal punto di vista profession­ale posso dire che siamo stati due grandi atleti e profession­isti, quindi nuotando insieme abbiamo potuto prendere un po’ l’uno dall’altra e per i giovani di adesso non avere Filo come esempio sarà perdere qualcosa.

Mi chiedono se Magnini farà l’allenatore o uscirà dal nuoto: secondo me sono cose che si dicono a caldo. Poi nella vita mai dire mai. Filo con i giovani della squadra, con i giovani in generale, ha avuto sempre un grande appeal, perché è un trascinato­re, ha sempre avuto la battuta pronta. Secondo me non sarebbe neanche così sbagliato per lui fare l’allenatore. E’ un ruolo per cui è portato, capirebbe gli atleti e saprebbe motivarli. Ma parliamo di ipotesi, penso che adesso voglia fare altro: basta nuoto. Di certo qualcosa nel mondo dello spettacolo farà. E’ anche molto portato in questo: ha gareggiato a Masterchef, ha fatto l’inviato all’Isola dei Famosi. Nel mondo dello spettacolo continuere­mo a vederlo. In piscina spero non sparisca da un giorno all’altro, perché sarebbe sbagliato: è normale che lui ora pensi a questo. Quando ci siamo fidanzati, lui era lì lì per decidere di smettere di nuotare. Invece il fatto che vedesse me andare forte l’ha stimolato a continuare. Dopo Shanghai 2011, gli anni turbolenti per lui, ha continuato a nuotare ancora sei anni. Sono contenta di averlo motivato da questo punto di vista.

Da buon velocista era uno abbastanza... sul lamentoso, più o meno lo diceva sempre ogni giorno di volersi ritirare, per questo non ci credevo quando diceva che se non avesse fatto il tempo per gli Europei di Copenaghen, avrebbe detto basta. No, non gli ho mai ho chiesto consigli sulla velocità: adesso no, abbiamo percorsi tecnici diversi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy