La Gazzetta dello Sport

«Concentraz­ione al top Lo dice la storia recente, il Chievo significa insidia»

- MARCO MATERAZZI 15 TITOLI CON L’INTER m.b. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO Marco Materazzi non ha mai perso con il Chievo in carriera. Sia con il Perugia in Serie B sia con l’Inter in Serie A non ha conosciuto sconfitte contro i veneti: sette successi e tre pareggi. E poi con l’Inter ha vinto tutto, in Italia, in Europa, nel Mondo. È uno dei migliori ex interisti a spiegare come si possa gestire la pressione di avviciname­nto al primo posto e come poi mantenerla.

Come si gestisce l’avviciname­nto a una gara come quella contro il Chievo di oggi? «Sono partite che non devi sbagliare e questo dev’essere chiaro a tutti. Nasconde tante insidie, lo dice il passato tra le due squadre. Il Chievo ha sempre messo in difficoltà l’Inter. Quindi massima concentraz­ione».

Ritrovarsi lassù dopo 15 giornate cosa significhe­rebbe? «Vorrebbe dire non aver abbassato la guardia mai da agosto a oggi. Luciano Spalletti in panchina è la garanzia che ciò non avverrà. Lo si sapeva fin da quando è arrivato all’Inter. Per questo eravamo preparati».

E una volta in testa, arriva il difficile, giusto? «Meglio pensare a un passo alla volta, poi si penserà alla trasferta di Torino contro la Juventus. Quella settimana si preparerà da sola. È una partita già bella di suo, senza bisogno di aggiungere altri elementi».

Sarà la partita della maturità? «Sicurament­e, perché se ti presenti da capolista contro i campioni d’Italia devi dare una risposta da prima della classe».

Che Juventus ha visto a Napoli? «Una squadra che ha vinto da operaia. La vittoria del San Paolo è stata sia tecnica sia mentale. E la mentalità da operaia in un certo senso è una novità per questa Juventus».

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